
Allegri mai visto così. Il timing di Tare. Milan: sotto con gli acquisti!
“C’è tanto da lavorare”. Una frase spesso ricorrente a Casa Milan in questi giorni, con Massimiliano Allegri e Igli Tare assoluti protagonisti della ricostruzione del Diavolo. L’allenatore livornese, che da mesi studiava la squadra rossonera, appena ha firmato il contratto con il Milan si è rimboccato le maniche della camicia e si immeditatamente tuffato in questa realtà rossonera, diversa rispetto a quando c’era lui undici anni fa. Totalmente differente
“C’è tanto da lavorare”. Probabilmente nemmeno Allegri immaginava quanto lavoro bisognava fare al Milan, perché scendendo nei meandri di questa squadra si è accorto le cose da risolvere sono tantissime. Giocatori che devono partite, altri che devono arrivare. Rinnovi saltati, altri che andranno fatti. Prestiti da riscattare, altri da interrompere. Ma soprattutto c’è uno spirito di squadra da ricostruire da capo
Insomma stiamo vedendo un Allegri operativo al massimo. Sempre presente nella sede di via Aldo Rossi, oppure in centro a Milano tra i vari hotel del mercato, addirittura già a Milanello, un mese prima che inizia il ritiro. Questo attivismo di Allegri è apprezzabile, perché sa che questo Milan deve essere corretto in tanti aspetti, bisogna risolvere problematiche che si sono accumulate nel corso dei mesi passati quando la gestione è stata veramente negativa.
E se l’allenatore ci sta mettendo del suo, anche il direttore sportivo ha un grande peso nella ricostruzione del Milan. Prima di tutto va detto che Igli Tare si è mosso benissimo proprio sulla scelta di Allegri. Ecco a cosa serve avere un Ds con 15 anni di esperienza. Tare ha chiuso Allegri in 3 giorni, con un timing eccezionale. Lo ha svelato pure Giovanni Galeone, mentore di Allegri, uno che di cose su Max ne sa. Il Napoli aveva opzionato il tecnico livornese in caso di addio di Conte. Ma soprattutto Marotta avrebbe potuto affondare il colpo su Allegri dopo la Champions League, una volta affrontato il “caso Inzaghi”. E sapendo che l’Inter avrebbe potuto prendere Max, Tare si è mosso in anticipo e lo ha chiuso con un grande pressing. Tutto fatto in 3 giorni. Timing perfetto e primo colpo di Tare.
Ora però viene il bello. La cessione di Reijnders ha tolto qualità alla squadra, ci saranno altre cessioni per fare cassa, ma servono i primi colpi. Allegri spera di avere quanti più giocatori per il raduno del 7 luglio a Milanello, quindi saranno tre settimane calde di mercato. Xhaka piace a tutti, sarebbe l’elemento di esperienza a centrocampo che manca al Milan da anni. Modric è la ciliegina sulla torta, poi va preso pure un giovane per rinforzare il reparto.
Si prenderà anche un terzino destro e uno sinistro, l’attaccante da alternare a Gimenez, e anche un difensore centrale. Allegri vuole un uomo con caratteristiche precise in difesa. Maignan per ora resta, Max lo ha sempre voluto nel suo progetto, indipendentemente dal contratto in scadenza. Discorso diverso per Theo: il club vuole la separazione questa estate e si proverà a forzare. Poi tanti esuberi da collocare a titolo definitivo o prestito. “C’è tanto da lavorare”.







