
Milan, De Winter is coming. L'investitura di Nedved, l'esordio con Allegri, il bonus liste
Impossibile non citare il tormentone che permea la saga fantasy creata da George R.R. Martin e che ha trovato un ottimo adattamento televisivo con HBO: se a Westeros, continente dove si svolgono le intricate vicende di Game of Thrones (dai libri di "A Song of Fire and Ice", ndr) stava arrivando l'inverno con tutti i problemi che ne conseguivano, al Milan sta arrivando De Winter, che secondo Tare dovrebbe risolverne, di problemi. Qualcuno ha fatto notare che con il possibile arrivo dell'ex Juve sulla maglietta del Milan ci sarebbero scritte le lettere che vanno a comporre "W Inter", ma noi continuiamo a preferire il gioco di parole che rimanda alle gesta di Jon Snow e compagni.
Il belga, come abbiamo riportato già nella giornata di ieri, è sempre stato nella lista dei possibili sostituti di Malick Thiaw e questa mattina ha guadagnato rapidamente posizioni su Leoni e Comuzzo. Si sta trattando con il Genoa per un pacchetto totale, bonus compresi, tra i 20 ed i 25 milioni di euro, con il calciatore che ha dato piena apertura al Milan.
Che giocatore verrebbe messo a disposizione di Max Allegri? De Winter, classe 2002, 191 cm d'altezza ed un fisico importante che lo rendono adatto sia per giocare a tre che a due. In passato ha giocato addirittura sulla fascia grazie ad una velocità di punta non indifferente. Prelevato dal Belgio dalla Juventus, ha fatto tutta la trafila delle giovanili in bianconero fino a trovare l'esordio con la Vecchia Signora contro il Malmoe in Champions League nel dicembre 2021. Pavel Nedved, allora vicepresidente del club piemontese, lo aveva investito in modo importante prima della partita: "È un ragazzo molto tranquillo, lo vedo anche rilassato e sono molto curioso della sua prestazione perché credo possa diventare molto forte. Proverà una grande emozione, ma penso che farà bene".
A fine partita proprio Max Allegri ne parlò positivamente: "È più centrale, ma ha qualità e tecnica. Per questo può fare anche il terzino. Ha giocato anche con personalità e nella costruzione si può mettere anche a tre".
In bianconero trova solo due presenze e nell'estate 2022 passa all'Empoli dove trova come allenatore Paolo Zanetti. Il tecnico dei toscani, al termine di un Milan-Empoli dell'aprile 2023, ne parlava così: "Ha le stimmate del grande difensore e arriverà a giocare in un top club, non solo per il suo bagaglio tecnico ma per la freddezza con cui affronta il lavoro. Quando c’è da fare una partita secca non ne ha sbagliata neanche una, quando invece c’è da dare continuità ha lasciato giù qualcosa. Ma è normalissimo, sta maturando. L’anno scorso giocava in Serie C, quest’anno ha giocato tanto e quando l’ha fatto ha giocato molto bene“.
Dopo il prestito all'Empoli va al Genoa, sempre in prestito, con il Grifone che lo riscatta nell'estate del 2024. Anche Alberto Gilardino, ai tempi allenatore dei rossoblu, ha speso belle parole per il belga: "È un giocatore di qualità ma deve stare concentrato sempre. Ha margini di miglioramento che nemmeno lui si immagina".
Il profilo che viene delineato è quello di un ragazzo mentalmente pronto, fisicamente dotato e con grandissimo potenziale, a cui va fatto un naturale percorso di crescita per fargli trovare continuità, malizia e tutte quelle caratteristiche un centrale di difesa matura col tempo. Lui intanto, a 23 anni, ha quasi 70 presenze in Serie A: non male. Ci sono aspetti negativi? Alcuni. Sebbene tenti di importare con personalità e cerchi molto la verticalità, si fida molto della sua tecnica, deve migliorare nelle scelte. Nelle ultime stagioni ha avuto qualche problema fisico di troppo, ma nella seconda parte di stagione al Genoa è riuscito a giocare con molta più continuità dopo il problema alla coscia accusato in autunno.
Infine, essendo cresciuto tra Juventus ed Empoli, ha un bonus da non sottovalutare: è un giocatore che, nel comunicare la lista della rosa per la Serie A e le competizioni europee, farà parte di quelli cresciuti nel vivaio Italia. Al Milan si andrebbe aggiungere a Ricci, Pietro Terracciano e Filippo Terracciano.






