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Il prodigio di Conte è realtà. Lo Scudetto del Napoli è un capolavoro che ha tanti volti: da McTominay uomo copertina a Lukaku tornato a essere una star. De Laurentiis nella storia del calcio italiano: il mercato ha fatto la differenzaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Il prodigio di Conte è realtà. Lo Scudetto del Napoli è un capolavoro che ha tanti volti: da McTominay uomo copertina a Lukaku tornato a essere una star. De Laurentiis nella storia del calcio italiano: il mercato ha fatto la differenza

Antonio Conte ci è riuscito davvero. Dopo il decimo posto di un anno fa il Napoli è tornato a vincere lo Scudetto, il secondo negli ultimi tre anni, e il "prodigio", parola usata dall'allenatore alcune settimane fa quando parlava della possibilità di vincere il titolo, è realtà. Un successo che parte da lontano, che è stato costruito mattone dopo mattone e che ha visto tanti protagonisti alternarsi in questa stagione lunga e complicata. La copertina, parlando dei giocatori, va di diritto a Scott McTominay. Lo scozzese è stato praticamente perfetto, ha segnato dodici gol, sei dei quali nelle ultime sette giornate, e si è caricato la squadra sulle spalle nel momento più delicato. Il suo arrivo è stato determinante e i complimenti devono essere fatti sia a Giovanni Manna che ad Aurelio De Laurentiis, ma ci torneremo più avanti.

Lukaku e Conte.
Impossibile non parlare di Romelu Lukaku. Dopo tre stagioni senza Antonio Conte, suo maestro e suo mentore, il belga ha atteso un'intera estate prima di riabbracciare l'allenatore con il quale aveva vissuto le stagioni migliori della sua carriera e il risultato è stato quello che stiamo raccontando. Non era ovvio, assolutamente, e la bravura della dirigenza è stata quella di accontentare il tecnico, regalandogli il centravanti perfetto per le sue idee. Il resto lo hanno fatto i diretti interessati, questo è innegabile: Lukaku è tornato a essere una star, grazie a Conte.


Manna e De Laurentiis.
La società, specialmente in estate, ha dato all'allenatore i giocatori perfetti: Alessandro Buongiorno al centro della difesa, Scott McTominay a centrocampo e Romelu Lukaku in attacco. Tre campioni, tre fuoriclasse nei rispettivi ruoli, messi nelle mani di uno dei migliori tecnici al mondo. Passare da una grandissima delusione al bis dello Scudetto di due anni fa sembrava utopia, almeno ad agosto, ma con il passare del tempo tutto è diventato possibile. Dal mercato di Manna al vero artefice di tutto quello che la città sta vivendo: Aurelio De Laurentiis. Il patron è entrato di diritto nella storia del calcio italiano, ha fatto non uno ma due veri e propri miracoli. Vincere è difficile, a Napoli ancora di più, e ripetersi è qualcosa di clamoroso. ADL ce l'ha fatta e resterà in eterno nel libro dei grandissimi. Proprio oggi il presidente dei partenopei compie 76 anni e non poteva ricevere regalo migliore di questo, che rappresenta il giusto premio per un imprenditore che non si è mai fermato di fronte a niente e che ha meritato tutto quello che sta vivendo a Napoli.

Rimpianti Inter, ma c'è la Champions.
Ultima parte dedicata ai vinti. L'Inter piange, non potrebbe essere altrimenti, perché arrivare secondi, a un punto di distanza da chi si cucirà lo Scudetto sul petto, fa male, malissimo. Anche perché le occasioni per poter mettere la freccia e superare il Napoli sono state tante, tutte sprecate. Sarà però fondamentale asciugarsi le lacrime alla svelta, perché sabato prossimo ci sarà la partita più importante della stagione: la finale di Champions League, con un solo obiettivo. Battere il Paris Saint-Germain per rendere indimenticabile questo 2025. Inzaghi, questa volta, non potrà sbagliare, la sua Inter deve ripartire subito e puntare alla vittoria più importante di tutte.