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Salernitana, Faggiano è il nuovo ds. Il club chiede riammissione o girone BTUTTO mercato WEB
Danilo Iervolino
© foto di TuttoSalernitana.com
Oggi alle 08:49Serie C
di Luca Esposito

Salernitana, Faggiano è il nuovo ds. Il club chiede riammissione o girone B

E' il giorno di Daniele Faggiano. Il nuovo direttore sportivo della Salernitana firmerà in mattinata un contratto biennale e potrebbe essere presentato alla stampa e alla città già questo pomeriggio per illustrare le strategie di mercato e per fare chiarezza sul budget a disposizione e sul nome del nuovo allenatore. L'ex ds di Trapani e Catania ha rappresentato da subito la prima scelta del presidente Danilo Iervolino e dell'amministratore delegato Maurizio Milan, al punto che i primi contatti ci sono stati già all'indomani della sconfitta interna con la Sampdoria che ha sancito la retrocessione in C della Bersagliera. Ieri è stata la giornata decisiva, con l'incontro a pranzo con la società e una totale condivisione di idee abbinata alla voglia di rimettersi in gioco in una piazza importante e ambiziosa come quella di Salerno. Toccherà a lui formare quel famoso mix di giovani ed esperti che dovrà riportare la Salernitana in cadetteria nel più breve tempo possibile, magari inserendo in organico 2-3 pedine di categoria superiore in grado anche di restituire un minimo di entusiasmo a una tifoseria col morale sotto i tacchi e che, nei prossimi giorni, potrebbe comunque inscenare una contestazione nei confronti della proprietà. "Ci avete preso in A, oggi ci ritroviamo a giocare in terza serie. Tra due settimane si partirà per il ritiro e c'è una rosa totalmente da rifondare. Dopo la partita contro la Sampdoria c'era l'obbligo di metterci la faccia e venire sotto la curva a chiedere scusa. Ad oggi Salerno ha la peggior società in 106 anni di storia: o investite per allestire una corazzata che possa stracciare il campionato o sarà meglio cederla e farsi definitivamente da parte" si legge in una delle tante note emesse dalla tifoseria. Quanto all'allenatore, il primo nome è quello di Giuseppe Raffaele del Cerignola.

Il club pugliese sta facendo di tutto per convincere il mister a restare, ma l'ipotesi Salerno affascina il tecnico e oggi ci sarà un incontro con la dirigenza: entro 24 ore è attesa la fumata bianca, viceversa la Salernitana orienterà altrove le proprie attenzioni. De Giorgio e Bertotto sono altri profili che stuzzicano la fantasia di Faggiano, al momento non ci sarebbero stati contatti con Tesser mentre Iachini, reduce da qualche stagione non felicissima, accetterebbe anche la terza serie pur di ripartire. E poi, come detto, c'è una squadra intera da ricostruire pur con l'handicap delle tante cessioni da effettuare in tempi record. Gente come Lovato, Maggiore, Sambia, Bradaric, Daniliuc e Legowski guadagna troppo e potrebbe non essere nemmeno convocata per il ritiro, sono sotto contratto ma non rientrano nel progetto tecnico Ghiglione, Adelaide e Sepe (ingaggio insostenibile in C), mentre hanno già salutato Salerno Stojanovic, Bronn, Christensen, Amatucci, Verde, Soriano, Caligara, Tello, Hrustic, Corazza, Simy, Cerri, Raimondo, Ruggeri, Guasone e Girelli. Qualche chance di permanenza per Tongya, Njoh e Fiorillo, per rinforzare la squadra si sta pensando anche a giocatori che hanno già indossato la maglia granata e che sono legatissimi alla città e alla tifoseria. Impossibile arrivare a Cicerelli, più concreta l'ipotesi Di Tacchio che, però, gode della stima del Catania: difficilmente gli etnei rinforzeranno una diretta concorrente. Tra gli altri nomi che sono circolati in queste ore c'è anche quello del difensore Matino e dell'attaccante Fella, oltre che del fantasista Achik che è di proprietà del Bari. Ci sono poi infine due battaglie che la società sta portando avanti parallelamente. Anzitutto quella per il ripescaggio. Il pool legale scelto da Iervolino ha inoltrato un ricorso d'urgenza al TAR chiedendo l'annullamento dei playout e la riammissione in serie B. Nello specifico la Salernitana contesta il dispositivo emesso dalla Lega B il 18 maggio, quando la sfida col Frosinone fu annullata 24 ore prima, con 30mila biglietti staccati, sine die (fattispecie non prevista dalle norme) e senza squadre ufficialmente deferite o penalizzate. Nel 2019, pur con un Palermo in grossa difficoltà economica, si impose la disputa dello spareggio garantendo il ripescaggio alla perdente: gli avvocati granata vogliono capire come mai, con un caso identico, le autorità sportive abbiano agito in modo diametralmente opposto fissando le date degli spareggi senza attendere l'esito dei vari ricorsi.


Nel dossier si fa riferimento anche all'arbitraggio di Doveri e a tre episodi che hanno condizionato il match di ritorno: rigore negato a Soriano al 24', gol annullato a Ferrari al 40' e rete convalidata alla Sampdoria pur con un evidente fallo di mano di Meulensteen. Ci sarà inoltre anche un focus legato al danno subito da una squadra che, a maggio, era in piena forma (4 vittorie in sei gare) salvo poi ritrovarsi ferma per 33 giorni e con una intossicazione alimentare nel mezzo che avrebbe richiesto un periodo di riposo maggiore per gli atleti coinvolti. Difficile rivedere la Salernitana in B, sia chiaro, ma i presupposti per fare un tentativo e rientrare dalla porta secondaria ci sono. E infine c'è la questione legata ai gironi. Il club sa quanto il fattore tifo possa essere determinante e teme una serie di trasferte vietate per motivi di ordine pubblico. Proprio per questo, e con l'appoggio delle autorità di pubblica sicurezza, la Salernitana spera di essere inserita nel raggruppamento B. Quello che più di tutti è cresciuto in questi anni e che vedrà ai nastri di partenza realtà storiche e blasonate come Ascoli, Livorno, Perugia, Arezzo, Torres e Ternana.