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Come sarà la Juve del futuro? Il pensiero degli opinionistiTUTTO mercato WEB
ieri alle 20:15Serie A
di Giacomo Iacobellis

Come sarà la Juve del futuro? Il pensiero degli opinionisti

Come sarà la Juventus del futuro? È questo l'interrogativo posto agli opinionisti di TMW Radio poche ore dopo la conferenza stampa di Damien Comolli, nuovo direttore generale bianconero. Di seguito le risposte principali dei tanti personaggi interpellati.

Stefano Impallomeni: " È tutto da ricostruire. Tra Tudor e Motta non si è visto troppo di diverso, se non maggior abnegazione. I tifosi non hanno stappato bottiglie di champagne per la conferma di Tudor, ma almeno dicono che la Juve si tiene uno juventino. Il Mondiale per Club sarà importante per testare dei giocatori a un certo livello. Magari la Juve partirà da outsider, però potrebbe essere la sorpresa del campionato. A patto che si cambi qualcosa, a partire dalla difesa".

Ivan Zazzaroni: "Non lo so. Di Comolli ho solo report, non lo conosco. Tudor è una scelta arrivata all'ultimo momento, è un allenatore compiuto, ma i bianconeri devono fare mercato. Ci sono molti giocatori in partenza, altri che devono arrivare, hanno tante variabili che non fanno capire che Juve sarà. La Juve con Tudor e l'Inter con Chivu hanno rischiato molto. L'Inter perde Inzaghi, ha una rosa che ha bisogno di un ricambio. Il Napoli è già forte e farà acquisti importanti, vedi De Bruyne, Musah... Il Milan con la coppia Tare-Allegri diventa una squadra più che potente, queste due sono avanti alle altre".

Vittorio Oreggia: "È un'altra ripartenza, e quando si riparte, a meno che non ci siano una serie di coincidenze fortunate, è difficile fare bingo al primo colpo. Alla Juve è arrivato un dg straniero, che non so valutare ancora, che però deve adattarsi alla realtà della Juve e del calcio italiano. Ha parlato di una ricostruzione societaria, quindi ci sono ulteriori passaggi da fare e poi si metterà mano alla squadra. Io ho delle perplessità sull'affidarsi a uno straniero, però è l'ennesima ricostruzione e i tifosi della Juve dovranno avere pazienza. Sarà ancora una stagione interlocutoria e di ricostruzione".


Massimo Bonini: "La difesa è importantissima, per dare equilibrio alla squadra. Se tutti sono organizzati, corrono bene, è perché c'è equilibrio. Tutti devono collaborare e correre nel modo giusto. Tudor? La sua conferma non è esaltante, se è una seconda scelta. Avrà molto da lavorare per convincere ancora la Juventus. Ora avrà più tempo, col Mondiale potrà conoscere ancora di più la squadra e i giocatori, e trovare un equilibrio".

Giovanni Cobolli Gigli: "Mi aspettavo di più, come chiarezza, sulla posizione di Chiellini. È stato celebrato come si merita, ne hanno parlato tutti come personaggio importante della Juve futura, ma come organigramma non pare avere alcun potere decisionale se non consultivo. È un campione del passato che può dare delle dritte a Comolli o altri. Dispiace, perché pensavo potesse assumere una posizione importante, nell'area tecnica. È uno che può cercare di rassicurare i giocatori e toccare le corde giuste. Spero che la Juve possa essere rassicurata, che non viva più i problemi del passato. Il Mondiale per Club sarà molto importante per vedere cosa riusciranno a fare i giocatori, parzialmente rincuorati. E poi per vedere Tudor, che non avrà tutta questa pressione e potrà metterci più del suo in questa squadra".

Franco Ordine: "Nessuno è in grado di dirlo ora. Al di là delle competenze e le capacità, mancano i punti di riferimento essenziali. L'unica cosa certa è l'allenatore. Però tutto il resto... Quando sarà completata la squadra con il nuovo ds e capiremo bene dove cominciano e finiscono i confini dei vari ruoli, si potrà dire. Avevo salutato l'arrivo di Chiellini come una boccata d'ossigeno, ma non pare che sia così. Non abbiamo capito bene i confini del suo ruolo".

Mimmo Cugini: "La Juve si era presa del tempo per pianificare, sono sorpreso dalla tempistica di Comolli e che non sia stata impostata già la prossima stagione. Non sappiamo cosa vorrà fare la Juve, anche sul mercato".