
L’editoriale di Chiariello: “Il Napoli dei Fab Four ha gettato subito la maschera”
Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello è intervenuto col suo consueto editoriale: "È un Napoli rock, perché questo è il Napoli che ha in panchina Brian Epstein, quello che scoprì i Beatles, i Fab Four. Il Napoli di Antonio Conte ha messo oggi sul piatto del campionato un'arma terrificante, i Fab Four. Nel primo periodo della loro esistenza i Beatles fecero grande fatica ad emergere. Provarono ad andare in Germania ma non riuscivano ad avere successo. Cambiò anche un po' la formazione fino a che non si stabilizzò con l'ingresso dei Ringo Starr. Il nostro Ringo Starr sembrava pronto a partire, é Frank Zambo Anguissa, che deve fare la Coppa d'Africa. Perché altrimenti davvero si fa fatica a capire come questo Napoli al centrocampo possa avere difficoltà. I Fab Four nacquero su una formazione a due stelle. Paul McCartney, il bello, e l'intellettuale John Lennon. Con un batterista adatto ai loro ritmi, che era Ringo Starr, un chitarrista virtuoso come George Harrison, con le sue capacità di assoli.
Il Napoli ha schierato un centrocampo a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, che è stato letteralmente imprendibile per i neroverdi di Grosso, che non hanno praticamente toccato palla. Il Napoli ha il Bello, Scott McTominay, Paul McCartney. Ha l'intellettuale, colui che comanda il gioco dall'alto delle sue visioni, che è Kevin De Bruyne, John Lennon. Gli mancano gli occhialini. E poi c'è il batterista, quello che dà il ritmo alla squadra. Oggi è stato sontuoso, dominante in ogni zona del campo, Frank Amguissa. E non dimentichiamo che dietro di loro c'è uno che ogni tanto ti fa la sgasata, come uno assolo di George Harrison. Il famoso cinghialotto di Spallettiano memoria, che è quello Stani Robotica che ormai si è modificato, il terzo della linea dei tre difensori, per fare l'uscita alla Volpiana, per fare l'uomo in più nell'uscita. Aiutato in questo da Di Lorenzo, che entra in mezzo al campo e dà ulteriori riferimenti. Il Napoli oggi è uscito dal basso in una maniera sontuosa. Oggi è a centrocampo col turbillon dei centrocampisti veramente e non ha lasciato punti di riferimento agli avversari. E lì davanti un giocatore subito contestato da tanti. Ma che dobbiamo fare con Lorenzo Lucca? Bene, il signor Lorenzo Lucca è stato preziosissimo. Sui due gol è stato fondamentale. E ha corso come nessuno, solo Lobotka che ha corso più di lui. Ha lottato, si è fatto anche ammonire, su ogni pallone, ed è stato preziosissimo. Io l'anno scorso, nonostante lo scudetto, il Napoli così dominante non lo ricordo. Il Napoli che ha cambiato pelle con un 4-1-4-1 che poi di fatto nella fase passiva diventava 4-4-2 con De Bruyne che affiancava Lucca nel primo pressing sull'avversario oppure che diventava nel finale un 4-5-1 con linee compatte di difesa. Ha lasciato un solo tiro al Sassuolo proprio all'ultimo minuto. Il Sassuolo non ha toccato palla, lo ripeto. Il Napoli ha fatto due gol, una traversa clamorosa ancora di McTominay, un palo di Politano su un tiro deviato. Ha avuto altre due o tre palle gol abbastanza nitide. Insomma, dominio totale. Al campionato ha dato subito un segnale. Il Napoli di Conte c'è. C'è perché ha qualità. C'è perché è dominante. C'è perché ha alzato la linea di pressing. C'è perché la difesa rimane una difesa insormontabile, dove Rrahmani a Pinamonti gli ha mangiato letteralmente in testa. Abbiamo visto un Olivera alla vecchia maniera. Mi ricordava molto Peppe Bruscolotti ultima fase della sua carriera, quando marcava i tornanti. Si è attaccato come una mignatta a Berardi, non gli ha affatto toccare palla. Insomma, io oggi non riesco a trovare un motivo di critica, se non il fatto che il Napoli, forse, poteva capitalizzare di più quello che è stato un dominio totale e assoluto.
E' vero che il mercato non è finito. E' vero che c’è la caccia del sostituto di Lukaku, che sarà a lungo degente per almeno quattro mesi, ha scelto la terapia conservativa, che accorcia i tempi, non allunga rispetto a un'operazione, ma fino a gennaio difficilmente lo rivedremo in campo. E quindi il Napoli è alla caccia di Hojlund, che è un signor centravanti. Signori, chi contesta l'eventuale acquisto di Hojlund veramente fa fatica a comprendere di calcio. Hojlund è un centravanti del 2003, 1,91 metri, velocissimo, che può dare tantissimo a questa squadra. Così come il Napoli deve ancora completare il reparto di centrocampo, ma stasera abbiamo avuto una grande novità. E' entrato in campo nel finale Vergara, prodotto del vivaio azzurro, che l'anno scorso Reggio Emilia aveva fatto una grande stagione fino all'infortunio. Vergara è un talento vero e Conte ha dimostrato di tenerlo in considerazione. Nella squadra di questa sera c'erano otto campioni d'Italia dell'epoca di Spalletti, cioè bicampioni. Tutta la difesa. Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, che si è ben comportato, Olivera. La coppia dei centrocampisti che definì Conte al suo esordio in conferenza stampa a Palazzo Reale di livello mondiale, di livello internazionale. E in più quel Politano che è assist man, è un pendolino sulla fascia. Fa il terzino, fa il mediano, fa l'ala, fa tutto. Otto bicampioni. A cui si aggiunge il grande acquisto dell'anno scorso, quel Scott McTominay eletto miglior giocatore del campionato. E si è aggiunto quest'anno il genio della lampada, vole a dire Kevin De Bruyne. E il centravanti, perché Lukaku si è infortunato e Luca avrà le sue occasioni. Che c'è da dire? C'è da dire questo, che lo spazio per i nuovi. Ci sarà perché Milinkovic-Savic morde il freno, i due portieri sono in competizione. Gutierrez quando starà bene sarà un'alternativa importantissima ad Olivera. Beukema deve crescere e trovare il suo spazio, ma è costato una barca di soldi, perché il Napoli ci crede profondamente in questo difensore che è forte. C'è che il Napoli nel finale ha fatto giocare De Bruyne, falso nueve con Neres e Noa Lang che ha esordito. Lang viene da una grande stagione al PSV, non è il momento di bocciare nessuno.
C'è che il Napoli è una rosa importante, pronto ad affrontare quattro competizioni. Ma in questo momento possiamo dire con orgoglio che il Napoli di Conte, che si è presentato al Mapei Stadium, ha gettato subito la maschera. È una grande squadra, con una grande qualità e una grande personalità. E mi fa ridere chi diceva “Eh ora McTominay vedrete che con De Bruyne non segnerà più”. Oggi sta per fare la doppietta, gol e traversa. E non solo, insedimenti a go-go. E tra lui e De Bruyne il Napoli è stato in porta 4-5 volte. Hanno segnato entrambi. Con De Bruyne si vede come la qualità dei calci piazzati cambia totalmente le prospettive di questa squadra. Il secondo gol, punizione diretta in porta, nasce dal fatto che Luca sale in cielo per andare a colpire di testa e lo seguono tutti. Così come sul primo tutti i difensori sono andati su Lucca e McTominay si è inserito perfettamente, come sa fare lui e solo lui. Non c'è da enfatizzare troppo questo successo. Il Sassuolo non è promosso, ha un attacco importante perché Berardi, Pinamonti e Laurienté non è un attacco da squadra importante. Eppure ha fatto la figura della squadra al cospetto di una grande che deve fare gavetta. Non è questo il Sassuolo, è il Napoli che l'ha reso piccolo piccolo. È uno squillo di tromba su questo campionato che probabilmente farà rivedere molti giudizi di chi già ha detto che Conte quest'anno vedrà vincere gli altri. Conte potrebbe essere il primo nella storia a fare doppietta a Napoli e Conte è uno che ha i record, ci tiene tanto”.







