PL - Valiani: "Inglese di un'altra categoria, il Parma punti su di lui. La gara col Bari? Vedo meglio i pugliesi"

Ci avviciniamo sempre di più all'inizio del nuovo campionato di Serie B, con Parma-Bari che inaugurerà quella che un po' da tutti è definita come una delle stagioni più avvincenti di sempre. Come si presentano le due squadre ai nastri di partenza del prossimo torneo? Lo abbiamo chiesto a Francesco Valiani, che conosce molto bene entrambe le piazze, avendo collezionato 79 presenze e una rete in Emilia, e 52 presenze e 4 marcature in maglia biancorossa. 

Ad affrontarsi domani sono due squadre in forma. Che gara dobbiamo aspettarci? 
"Parma e Bari sono due realtà che hanno vissuto due stagioni diverse. Il Bari è reduce da una splendida promozione, è stato un risultato meritato. I biancorossi avranno entusiasmo da vendere. Per il Parma questo è un anno importante. I crociati pensavano già dallo scorso anno di poter centrare la promozione, ma si è rivelato un campionato difficile, con cambi di allenatori. Dunque le sensazioni sono diverse. Il club ducale deve ricreare, secondo me, quell'entusiasmo che serve per avvicinare la città, e che si raggiunge soltanto attraverso i risultati. La sfida sarà sicuramente bella, le squadre mi piacciono entrambe. Conosco molto bene Mignani, l'allenatore del Bari, lui è mio amico. L'ho sentito nei giorni scorsi e parlavamo proprio della partita. Il Parma mi piace davanti: la squadra ducale ha un potenziale notevole. Il Bari è sicuramente una squadra un po' più consolidata che non ha cambiato tanto e sicuramente i giocatori si conoscono bene tra di loro. Sarà senza dubbio una bellissima partita"

Parma e Bari possono essere due protagoniste della prossima  B? 
"Sicuramente. Non vorrei mettere pressione a nessuno, ma mi aspetto un ruolo da protagonista di più dal Parma. Durante la scorsa stagione i crociati si sono resi conto che non è semplice vincere il campionato cadetto: ciò che importa è fare risultati e avere grande continuità. Secondo me il Parma ha più pressione rispetto al Bari, che è una neopromossa. Per i pugliesi fare due promozioni di fila sarebbe sicuramente un mega risultato. Il fatto di essere una squadra neopromossa dà sicuramente più tranquillità ai pugliesi, che possono così lavorare con calma e prendere quello che viene con serenità, senza l'obbligo di dover centrare la promozione. Tra le due squadre chi è più chiamata a stare ai vertici è il Parma. Ad ogni modo personalmente credo che entrambe faranno un mercato da protagoniste".

Molti crociati hanno dimostrato di volersi rilanciare nel prossimo campionato. Cosa Pecchia può dare maggiormente rispetto a chi lo ha preceduto?
"Tutti coloro che hanno preceduto Pecchia hanno dimostrato di essere ottimi allenatori. Maresca e Iachini sono due tecnici di grande caratura: il primo ha sicuramente buone qualità per essere al Manchester City, il secondo l'ho avuto come allenatore e conosco bene il suo valore. Fabio Pecchia, a sua volta, è anch'egli un ottimo allenatore e lo ha dimostrato sul campo. Pecchia potrà portare stabilità a livello di guida tecnica. Se una società crede fermamente in un allenatore, è giusto che lo difenda. Se ben assistito dalla società, l'ex Cremonese può portare grande tranquillità e grande voglia di fare risultati. Queste caratteristiche può trasmetterle ai ragazzi che si vogliono rimettere in gioco. Ci sono dei giovani con grandi aspettative e qualità e devono dimostralo sul campo, e poi ci sono altri giocatori un po' più grandi che in B hanno fatto grandi cose e devono rifarle. Credo che Pecchia riuscirà a trasmettere la tranquillità e l'idea che bisogna lavorare per ottenere risultati. Inoltre è opportuno tener presente che non si possono vincere tutte le partite e che potranno esserci degli intoppi. Anche gli ostacoli fanno parte del processo di crescita".

E' giusto puntare su Inglese o bisognerebbe cercare un'alternativa?
"Personalmente credo che Inglese sia un giocatore, per qualità e storia, fuori categoria. Credo che lui voglia tornare in A. Posso assicurare che i giocatori, anche se gli anni passano, hanno voglia di dimostrare di non essere a un punto morto della loro carriera. Inglese ha le doti e le qualità per poter dimostrare ciò.  Credo che sia giusto puntare ancora su di lui. Poi è ovvio che in una piazza come Parma, la concorrenza è agguerrita e spietata. In rosa ci sono anche Tutino, Man, Mihaila, Benedyczak. Sono giocatori bravi, di talento e di età diverse che hanno una storia diversa; alcuni di loro devono ancora scriverla. Questo deve essere uno stimolo per Inglese, penso che lui abbia voglia di rivalsa. Può farcela, le doti non gli mancano".

Si aspetta un Cheddira rivelazione? Potrebbe essere un possibile rimpianto per il Parma?
"Sicuramente lo scorso anno Cheddira ha trovato a Bari una dimensione giusta per lui. In Puglia il giocatore si è espresso in maniera incredibile fin dalla prima partita dello scorso campionato. Penso che non debbano esserci rimpianti. A Parma sarà capitato in un momento in cui forse non c'era molto tempo per aspettarlo. Molto probabilmente, a Bari, Cheddira si è reso conto delle sue potenzialità e le sta esprimendo al cento per cento. L'ho visto giocare e posso dire che è un giocatore straordinario, con grandissime doti, ha uno strappo pazzesco e ha acquisito freddezza sotto porta. E' un giocatore straripante, lo si è visto durante la partita di coppa a Verona. Non penso sarà un rimpianto, la società avrà ben ponderato la scelta, ritenendola quella più giusta. Vedremo cosa Cheddira farà a Bari e quale sarà il suo futuro. La sua qualità non si mette in discussione".

Il Bari può ambire a qualcosa di grande malgrado il nodo multiproprietà? Che idea si è fatto sulla società pugliese? 
"Il discorso multiproprietà è un po' complesso e va al di là delle mie conoscenze. Posso dire che ora la piazza è tornata ad essere come quando ci sono stato io 5-6 anni fa nel capoluogo pugliese: ha entusiasmo verso questa squadra che si è dimostrata operaia, vincendo un campionato. Il nodo della società si risolverà. Credo e ritengo che la proprietà del Bari abbia le idee chiare su come gestire al meglio l'intera situazione per garantire al club l'opportunità di puntare in futuro a qualcosa di ambizioso, come categorie più importanti. Il nodo societario non sarà un problema, una soluzione si troverà".

Questa Serie B sarà veramente una A2?
"Penso di sì. Ci sono tanti giocatori di valore quest'anno in cadetteria, come Fabregas e tanti altri. Inoltre ci sono piazze importanti come ad esempio le neopromosse Bari e Palermo, un biglietto da visita molto importante. Ci sono delle realtà belle e interessanti come il Sudtirol: squadre che fanno della pianificazione la loro arma vincente. E poi ci sono quelle che prendono ragazzi e che hanno pazienza di aspettarli. I giocatori questo lo hanno capito, scegliendo di giocare in B. Quindi sì: possiamo dire che il campionato cadetto assomiglia a una Serie A2".

Un pronostico per venerdì sera?
"Sono sicuramente legato a entrambe le società. Secondo me il Parma, per la prima di campionato, ha un brutto cliente. Da esterno posso dire che vedo meglio il Bari in questo momento, non saprei fare un pronostico. A livello di squadra vedo meglio il Bari, nonostante il Parma abbia fatto una buon pre-campionato e in casa sicuramente vorrà dire la sua".

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