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Pordenone Calcio: la problematica convivenza con l'Udinese alla Dacia Arena
venerdì 5 giugno 2020, 08:23In Copertina
di Redazione TuttoPordenone
per Tuttopordenone.com
fonte Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa

Pordenone Calcio: la problematica convivenza con l'Udinese alla Dacia Arena

Pordenone fuori dalla Dacia Arena? La voce si è diffusa in città ieri dopo la videoconferenza tenuta dal sindaco Alessandro Ciriani e dall’assessore allo sport e lavori pubblici Walter De Bortoli sulle problematiche della gestione degli impianti sportivi dovute al Corona virus. Durante la conferenza stessa infatti, a causa di un microfono lasciato aperto, oltre una ventina di partecipanti avrebbe udito tratti di una conversazione telefonica fra il dg del Pordenone Giancarlo Migliorini e un interlocutore sconosciuto che preannunciava la risoluzione del contratto di utilizzo dell’impianto di proprietà dei Pozzo. Ovviamente si è pensato subito a questioni di carattere economico, cosa smentita immediatamente e categoricamente dallo stesso Mauro Lovisa interpellato in seguito.

Con Giampaolo Pozzo – ha voluto precisare Lovisa – non esistono problemi. I rapporti sono sempre stati e sono tuttora ottimi. Mi sono sentito con lui non più di un’ora fa. Fra di noi non esistono questioni economiche. Se c’è stato qualche ritardo nei pagamenti del canone di utilizzo dello stadio si è trattato di piccoli inconvenienti burocratici dovuti particolarmente in questi ultimi tempi ai rallentamenti causati dalla situazione che stiamo tutti vivendo e sperimentando con le misure anti-pandemia. La questione vera – aggiunge poi il numero uno neroverde – riguarda la convivenza alla Dacia Arena dopo la ripresa della stagione che costringerà sia noi che l’Udinese a scendere in campo in pratica ogni tre giorni. Al di là delle concomitanze di impegni negli stessi giorni (Udinese-Sampdoria e Pordenone-Pisa sono attualmente entrambe in programma per il 12 luglio, ndr) ci sono tutte le misure previste dal protocollo medico-scientifico della Figc da seguire con operazioni di sanificazione ripetute. Per questo – arriva al punto Lovisa – si sta valutando l’opportunità di rinnovare o meno il contratto di utilizzo della Dacia Arena dopo il 30 giugno, data che avrebbe dovuto rappresentare l’ultimo giorno della stagione 2019-20”.

Mauro Lovisa assicura che esiste la volontà di entrambi i sodalizi di trovare una soluzione accettabile.

“Il nostro dg Giancarlo Migliorini e il dg bianconero Franco Collavino – ha detto infatti - stanno attualmente studiando il problema. Se sarà possibile continueremo la convivenza. Altrimenti saremo noi a trovare una soluzione alternativa. Di sicuro – ha preannunciato re Mauro – dovremo giocare almeno un paio di partite in un impianto diverso da quello di piazza Argentina. Stiamo valutando la possibilità di chiedere ospitalità alla Triestina. La distanza del Rocco (115 chilometri, ndr), più che doppia rispetto a quella del Friuli (55 chilometri, ndr), non costituirebbe un grosso problema visto che comunque – ha concluso Lovisa - tutte le partite di questa nuova fase verranno giocate a porte chiuse”.

Vero, ma disputare le prossime dieci importantissime partite a Trieste per i ramarri, ormai abituati alla Dacia Arena, significherebbe in pratica giocare in campo neutro con tutte le implicazioni del caso. L’improvviso problema di convivenza fra zebre e ramarri alla Dacia Arena fa riemergere con forza il problema dell’assenza di uno stadio comunale o di proprietà entro i confini cittadini o della Destra Tagliamento che possa ospitare le gare interne del Pordenone in serie B e auspicabilmente nel prossimo futuro anche in serie A. Problema per risolvere il quale Mauro Lovisa stava lavorando assieme all’amministrazione comunale prima dello scoppio della pandemia. Problema che re Mauro intende risolvere allargando pure la base societaria attraverso l’ingresso di forze economiche fresche una volta rientrati nella normalità. La conquista della serie A potrebbe essere fattore fondamentale per accorciare i tempi.