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Pordenone Calcio: la questione stadio
mercoledì 26 agosto 2020, 08:31In Copertina
di Redazione TuttoPordenone
per Tuttopordenone.com

Pordenone Calcio: la questione stadio

Archiviata con soddisfazione la stagione 2019-20 che ha visto il Pordenone raggiungere il punto più alto della sua centenaria storia guadagnandosi il diritto di disputare la semifinale playoff per la promozione in serie A (persa con il Frosinone di Alessandro Nesta) il popolo neroverde guarda ora alla prossima e si chiede dove dovrà andare a sostenere i ramarri nelle cosidette gare interne visto che a Pordenone manca uno stadio omologato per le gare di serie B. Oltre metà della scorsa stagione è stata giocata alla Dacia Arena costringendo i tifosi neroverdi a farsi 120 chilometri fra andata e ritorno per andare a Udine. Soluzione nemmeno tanto osteggiata. Al match dell’ultima giornata del girone di andata vinto con la Cremonese (1-0 con gol di Ciurria) hanno infatti assistito seimila 856 spettatori che al triplice fischio del signor Marco Serra di Torino hanno potuto festeggiare il platonico, ma appagante titolo di vicecampioni d’inverno. Durante il lock-down però i Pozzo hanno sfrattato i neroverdi dalla Dacia Arena. La squadra si è così trasferita a Trieste. I chilometri da percorrere per andare a tifare neroverde sono così più che raddoppiati (260 fra andata e ritorno). Problema solo teorico visto che la diffusione del Covid 19 ha costretto il Governo a vietare l’accesso agli stadi dei tifosi. Tutte le gare dopo la ripresa dello scorso marzo si sono infatti disputate a porte chiuse. La scelta di Mauro Lovisa per le gare interne dei suoi ramarri nel corso del campionato 2020-21 è caduta sullo stadio Guido Teghil di Lignano. La capienza del Teghil però è di cinquemila posti a sedere, mentre i criteri infrastrutturali stabiliti dalla Lega B certificano che la capienza minima per gli impianti di cadetteria sia di cinquemila 500 posti. Il Teghil dovrà quindi essere adeguato alla normativa vigente e la Regione ha accettato di dirottare una parte (400 mila Euro) dei soldi inizialmente stanziati per gli ultimi lavori da fare al Tognon di Fontanafredda (600 mila Euro) verso Lignano. La domanda è: il Teghil sarà pronto per l’inizio del campionato 2020-21? La prima giornata avrà luogo il 26 settembre.

“Non ci sarebbero problemi – Stefano Ponticiello presidente del club PN Neroverde 20202 ha provato a rappresentare tutto il movimento tifosi neroverdi durante una partecipazione al Telegiornale di Telepordenone - se Pordenone avesse uno stadio adeguato per la serie B. Mauro Lovisa ci ha portato sino alle soglie della serie A, ma non è stato seguito come avrebbe dovuto dalla politica locale. Anzi – ha rincarato la dose -, in questo settore i nostri politici fanno a gara a chi fa peggio”.

La risposta dell'amministrazione non poteva mancare.

“Siamo tutti grati a Mauro Lovisa per aver portato il Pordenone dall’Eccellenza sino in serie B – ha affermato Walter De Bortoli, assessore comunale ai lavori pubblici - e come amministrazione siamo pronti ad accompagnarlo nella sua ambizione di portarci in serie A. Il tutto ovviamente nei limiti di quanto ci consente la legge. Lovisa però deve ancora presentarci il suo progetto e il suo cronoprogramma per la costruzione di uno stadio nuovo a Pordenone. Opera che dovrà essere necessariamente realizzata con fondi privati. Il Comune ha già speso moltissimo per fare del centro sportivo De Marchi una struttura “superior”, invidiata da tutti. Abbiamo collaborato con la Regione e con il Comune di Fontanafredda anche nel progetto di ristrutturazione del Tognon. Soluzione poi rifiutata da Lovisa. Lo convocheremo in comune nei prossimi giorni – ha concluso De Bortoli - perchè ci spieghi quali sono i suoi piani a media e lunga scadenza, pronti a sostenerlo sempre nei limiti di quanto ci è concesso”.