Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / potenza / Primo Piano
Biagioni a 360°: "Miracolo Potenza ma mi sarei aspettato una chiamata. Ringrazio tutti i tifosi e sul futuro...".
giovedì 27 luglio 2017, 15:22Primo Piano
di Manuel Scalese
per Tuttopotenza.com

Biagioni a 360°: "Miracolo Potenza ma mi sarei aspettato una chiamata. Ringrazio tutti i tifosi e sul futuro...".

Se il Potenza sta tornando pian piano a gonfiare il petto e a ruggire lo si deve a mister Biagioni che nella passata stagione si caricò i rossoblu sulle spalle per condurli ad una salvezza che sembrava ormai irraggiungibile. Autentico miracolo che portò alla meritata conferma sulla panchina del leone rampante con l'approvazione di tutta la piazza. Ma i repentini cambi societari hanno portato la nuova proprietà a diverse valutazioni. Sedotto e abbandonato dai rossoblu Oberdan Biagioni si sofferma su passato, presente e futuro nell'intervista rilasciata in esclusiva alla nostra redazione.

A distanza di mesi dalla fine del campionato quali sono le sue sensazioni sulla passata stagione?

“Fare calcio con quelle condizioni è stato quasi impossibile. Sono stato chiamato per migliorare il livello della rosa e invece dopo una settimana sono partiti 9 giocatori, praticamente tutto il contrario di quanto pattuito. Ma il mio carattere mi ha spinto a non mollare e decisi di rimanere per dare una mano al Potenza. Nonostante le difficoltà sono riuscito a portare dei calciatori che hanno dato respiro alla rosa. I ragazzi hanno fatto fronte comune e sono riusciti a raggiungere un obiettivo che sembrava irrealizzabile chiudendo ottavi in classifica. In tutto ciò la contestazione dei tifosi, che è stata fondamentale per l’attuale cambiamento della società. Quello che abbiamo realizzato non sarebbe stato possibile senza il supporto di due colonne del Potenza come mister Giuseppe Catalano e il team manager Vincenzo Palmieri”.

Dopo il miracolo sportivo realizzato era arrivata la conferma. Dopo l’annuncio della conferma cosa è cambiato?

“Nel calcio succede di tutto, anche questo, soprattutto se ragioni con il cuore e non con la testa quando presi l’impegno in un momento di confusione societaria. Poi vi è stato un ulteriore ricambio e nonostante sia stato contattato nuovamente da Flammia c’è stato poi un repentino cambio di idee. Ma nel calcio ci può stare, ciò che mi dispiace è che ancora oggi non ho avuto nessuna comunicazione”.

La società l’ha messa al corrente della decisione?

“Mi sarei almeno aspettato che mi dicessero che non rientravo più nei piani, bastava farlo già una settimana prima quando altre ipotesi già ballavano nella testa della nuova proprietà. Fare una telefonata a chi aveva già preso degli impegni e aveva rinunciato ad altre opportunità mi sembrava il minimo”.  

Cosa si sente di dire ai tifosi?

“Nonostante le problematiche sono stato ripagato con tanto affetto fuori dal campo e se scelsi di restare a Potenza è perché il cuore mi spinse a farlo. Mi sento di dire ai tifosi di restare vicini alla squadra che resterà sempre il loro patrimonio e citando un loro coro cambiano i presidenti, gli allenatori e i giocatori ma il Potenza resterà sempre. C’è una grande tifoseria che merita sicuramente categorie più importanti e speriamo che ci siano i migliori presupposti per tornare a confrontarsi con importanti realtà. Ciò che mi dispiace è che dopo aver spalato la neve e lavorato al limite della decenza mi toccherà, purtroppo, fare vertenza per tutelare il mio lavoro”.

Quale sarà il suo futuro?

“Adesso sono in attesa e sono sicuro che a breve avrò modo di iniziare una nuova avventura per ottenere i risultati attraverso il lavoro giornaliero. Per il momento studio, mi aggiorno e vado a visionare squadre e calciatori, oltre a valutare nuove metodologie di lavoro per farsi trovare pronti in caso di chiamata o di un subentro durante la stagione”.

Qual è il suo saluto alla piazza?

“Ringrazio tutte le persone e i tifosi che mi hanno dimostrato il loro affetto. Ringrazio tutti, li saluto e gli auguro di tornare presto nel calcio che conta. Faccio il mio in bocca al lupo alla nuova società, al nuovo mister e a tutti i calciatori. Poi chissà, nel calcio non si sà mai e le nostre strade potrebbero anche ritrovarsi un giorno”.