Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / potenza / Primo Piano
Per il Potenza l'estate potrebbe essere piena di "impegni".
giovedì 2 aprile 2020, 19:36Primo Piano
di Redazione TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte tuttonapoli.net

Per il Potenza l'estate potrebbe essere piena di "impegni".

Il conto alla rovescia era già partito, gli italiani attendevano con ansia gli Europei per ritrovare la propria Nazionale - tra l'altro competitiva come non accadeva da tempo - dopo il mancato Mondiale del 2018. Il Covid-19 ha spezzato vite, terrorizzato il pianeta e disordinato le nostre abitudini. Così la prossima estate rischia di passare alla storia come la più strana degli ultimi anni. 

Perché anche il calcio vuole tornare a respirare, virus permettendo, e c'è una sola strada da poter percorrere: sfruttare i mesi di luglio e agosto per archiviare le partite sospese. Stavolta l'estate dei tifosi del Potenza potrebbe essere riempita da tante gare ufficiali e ovviamente eventualmente i rosso-blù le giocherebbero tutte a porte chiuse sia in casa e sia fuori casa.

Saranno tante le gare e ci sarà poco tempo, per questo l'ipotesi è di incastrare sfide ogni due o tre giorni, giocando la sera quando le temperature caleranno, ovviamente a porte chiuse per tutelare la salute collettiva. Certo, per molti sarebbe stato meglio annullare ogni torneo, ma il calcio da tempo ha abbandonato la poesia: oggi gli interessi economici valgono più di qualsiasi romantica idea (come fregarsene di tutto per rispettare le migliaia di vittime e ridurre i rischi) e dunque seppellire ogni competizione vorrebbe dire perdere milioni e milioni di euro che la politica del pallone non saprebbe bene dove e quando (forse mai) recuperare.