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Combine Picerno-Bitonto, tutto è "partito" dall'attaccante PicciTUTTO mercato WEB
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sabato 12 settembre 2020, 21:56Primo Piano
di Redazione TuttoPotenza
per Tuttopotenza.com
fonte notiziariocalcio.com

Combine Picerno-Bitonto, tutto è "partito" dall'attaccante Picci

Antonio Giulio Picci confessa tutto. Dopo le accuse di combine in Picerno-Bitonto e le decisioni della Giustizia Sportiva, il calciatore ha voluto spiegare tutto.

Questo il racconto, riportato da ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’: “Ho avuto problemi economici importanti che mi hanno spinto a chiedere soldi in prestito a persone poco raccomandabili: ero veramente preoccupato perché non sapevo come saldare i miei debiti“. 

All’epoca del fattaccio Picci giocava al Bitonto, in Serie D.  L’ultima partita di quel torneo venne giocata sul campo neutro di Rionero in Vulture, contro il Picerno che al termine di quei 90 minuti avrebbe festeggiato la prima storica promozione in C, proprio grazie alla vittoria sul Bitonto. Fu il compagno di squadra Michele Anaclerio – secondo la confessione di Picci – a prospettare la possibilità di un premio da parte del Picerno. Ma Picci aveva il telefono sotto controllo per un’indagine su un giro di usura (in quel caso da vittima). Da lì sono partite le indagini dei finanzieri del Nucleo operativo metropolitano di Bari che nelle scorse settimane sono state chiuse con l’accusa di concorso in frode sportiva: nell’elenco degli indagati figurano, oltre a Picci e Anaclerio, altri 4 calciatori del Bitonto, il ds e il team manager del club. Secondo l’accusa, quella partita è stata venduta da alcuni calciatori del Bitonto per 25mila euro. Picci ringraziò anche il compagno per l’aiuto: “Grande Micky, grande, mi hai salvato! Come il pane mi servono”. Parole che risultano agli atti.

Come detto, lo scorso 31 agosto la Procura della FIGC ha emesso i propri verdetti. Picerno retrocesso all’ultimo posto in classifica del campionato di Serie C 2019-2020, quindi retrocesso in D, e Bitonto penalizzato di 5 punti nella stessa stagione (con conseguente promozione in C del Foggia) per responsabilità oggettiva. Cui si aggiungono due anni di squalifica per Anaclerio, un anno e otto mesi di squalifica per Picci, un anno per i calciatori Daniele Fiorentino e Onofrio Turitto, un anno e otto mesi per i calciatori Giovanni Montrone e Francesco Patierno (tutti del Bitonto); più quattro anni di inibizione, oltre all’ammenda di 50mila euro, per il dirigente Vincenzo De Santis (ds del Potenza che avrebbe secondo l’accusa fatto da intermediario nella vicenda), quattro anni di inibizione per Nicola De Santis (dg del Bitonto, all’epoca calciatore del club) e quattro anni di inibizione anche per il ds del Picerno Vincenzo Mitro.