Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / reggina / Le notizie
Gaz.Sport: "Palermo: soldi virtuali, a un passo dal fallimento"TUTTO mercato WEB
© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net
giovedì 27 giugno 2019, 09:56Le notizie
di Redazione Tuttoreggina
per Tuttoreggina.com

Gaz.Sport: "Palermo: soldi virtuali, a un passo dal fallimento"

Assume i contorni del grottesco il caso Palermo, con nuove "primizie" che si aggiungono ora dopo ora sull'operazione iscrizione approntata dalla nuova proprietà rosanero. Difficile evitare la sparizione e la ripartenza dalla serie D.

Su Gazzetta dello Sport, pagine nazionali, le ultime: "Palermo, soldi virtuali a un passo dal fallimento".

"Gli ultimi disperati tentativi per evitare la Serie D sanno molto d’improvvisato. Il Palermo è già all’inferno, eppure sta provando a evitare le fiamme con mosse grossolane, ben oltre le scadenze. Da un lato Salvatore Tuttolomondo, direttore finanziario di Arkus Network, impegnato tra Roma e Firenze per risolvere la questione della fideiussione dopo la presunta truffa del broker a cui si era rivolto, dall’altro un Cda indetto a Palermo che doveva essere chiuso ieri sera, ma che resterà aperto fino a questa mattina: si chiede il riscontro dei versamenti fatti il 24 giugno per il budget economico da inviare alla Figc. Uno slittamento che non fa che aumentare i dubbi sui pagamenti dati per fatti e che ancora non risultano. I giocatori fino a ieri non avevano gli stipendi di marzo, aprile e maggio. Se i bonifici sono stati realmente ordinati il 24, appare difficile che dopo due giorni non siano visibili. «Aspetteremo ulteriori controlli prima di intraprendere le vie legali» hanno minacciato in una nota i giocatori. Per una proprietà che aveva annunciato di investire 30 milioni di euro è uno scenario che assume i contorni della farsa. Con una situazione più che compromessa, visto che nella documentazione presentata mancherebbero diversi requisiti, Arkus sta lottando ancora per ottenere una fideiussione che, a questo punto, non servirebbe a nulla.

Per quanto bisogna attendere ancora i responsi Covisoc, il presidente Figc Gravina non ha usato mezzi termini: «Applicheremo le regole, non ci può essere deroga al rispetto delle norme». Anche il presidente del Palermo, Albanese, non nasconde preoccupazione. «Non siamo ancora in D, ma sappiamo che la situazione è seria e grave. Ho la consapevolezza che c’è un problema da risolvere, sono preoccupato. In 12 ore avremo delle risposte concrete. Verificheremo ciò che si è fatto e prenderò le mie decisioni».

Non lo dice, ma la conseguenza naturale sarebbe portare i libri in tribunale. «Adesso il problema è che la squadra possa venire iscritta, da amministratore posso solo dire che quello che stiamo verificando è tutto questo». I tifosi hanno mostrato già segnali d’insofferenza con un presidio ieri davanti allo stadio.

Che la situazione sia piena di contraddizioni lo dimostra anche la conferenza stampa del sindaco Orlando di oggi, nella quale parlerà anche dell’interesse di Massimo Ferrero che si è già fatto avanti con il primo cittadino in caso di ripartenza dalla D. Un contatto nelle ultime ore c’è stato, Ferrero da tempo sta lanciando segnali anche con Gravina. Orlando, inoltre, ieri ha avuto un lungo confronto notturno con Dario Mirri, l’imprenditore palermitano che grazie all’accordo commerciale a febbraio ha salvato la squadra dalla penalizzazione. Il Palermo in D è un affare che fa gola a tanti. Ferrero potrebbe non essere l’unico, ci potrebbe essere un ritorno di fiamma per Preziosi, dopo l’interesse di quest’inverno, mentre un altro attento alla situazione sarebbe pure Lotito, anche se entrambi sono molto defilati, a differenza del presidente della Sampdoria", si legge.