RIFORMA DEI CAMPIONATI - Repubblica: "Addio serie C, largo a B-1, B-2 e campionato cuscinetto semiProf"

Il calcio italiano, tra figuracce e contraddizioni, prova a pensare al futuro.

In particolare, la FIGC studia la riforma dei campionati, cavallo di battaglia elettorale di Tavecchio. Varie versioni si sono accavallate nel corso del tempo, l'ultima la rivela Repubblica. Ecco quanto riporta la versione online del quotidiano:

"Dopo il calcio femminile la commissione "Profili di rischio nel calcio", voluta da Carlo Tavecchio e presieduta dal magistrato Corrado Calabrò, si è occupata in questi giorni della riforma dei campionati. Tutti d'accordo che sarebbe meglio avere una serie A a 18 squadre, ma tutti d'accordo nel ritenere che si tratta di un'utopia: i presidenti pensano ai soldi dei diritti tv e del ricco "paradute", non rinuncerebbero mai a due squadre. Meglio concentrarsi sul resto del calcio. La commissione ha suggerito alla Figc questa soluzione. Una serie B, chiamata B-1, a 18, o più probabile, 20 club (ora sono 22). Scompare la C, sostituita da una B-2 con 36-40 squadre. Fra la B-2 e la serie D, ecco la novità: il ritorno al Semiprofessionismo, un campionato cuscinetto chiamato "èlite", di 2-3 gironi con sgravi fiscali (qui ci deve pensare il governo). Con questa soluzione si eviterebbe quello che succede adesso con troppa frequenza, vale a dire club che non riescono a pagare gli stipendi e non si iscrivono più al campionato. Sarebbero tutelati anche i posti di lavoro, con soddisfazione (forse) del sindacato calciatori preoccupato giustamente per i troppi disoccupati. Quando le Leghe di A e B avranno costituito i loro organi (fra un mese dovrebbero farcela), allora si potrà finalmente aprire un tavolo di confronto. Tavecchio ci crede, Sibilia è pronto a dare una mano. In futuro dovrebbero anche essere ridiscussi i "pesi" elettorali, A e B adesso contano troppo poco, mentre fra B e C (che, come detto, andrà a scomparire) ci sarà una sola Lega".