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tmw / sampdoria / News Doria
DORIA ALE' CAMMINEREMO CON TE - de iniquitate et de inopiaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 20 febbraio 2019, 10:31News Doria
di Matteo Rosagni
per Sampdorianews.net

DORIA ALE' CAMMINEREMO CON TE - de iniquitate et de inopia

Rubrica settimanale di approfondimento sul centrocampo blucerchiato

"Spesso commette ingiustizia non solo colui che fa qualcosa, ma anche colui che non la fa". Questo celebre pensiero attribuito a Marco Aurelio può ben rappresentare la gara disputata e persa dalla Sampdoria in quel del "Meazza" di Milano, domenica scorsa contro l'Inter. Se è innegabile che i blucerchiati hanno subito molteplici torti da parte della terna arbitrale, alcuni dei quali al limite del paranormale, è altrettanto innegabile che i Marinai della Superba l'ingiustizia se la sono auto-inflitta, non riuscendo a concretizzare a rete - fatta eccezione per il bel, ma inutile, gol del Gabbia - in una partita che avrebbero meritato, quantomeno, di pareggiare, se non addirittura di vincere considerata l'ottima prestazione messa in mostra, tra gli altri, anche dai centrocampisti.

Maiuscola la gara giocata da Riccardo Saponara: mette a dura prova la sua capacità alveolare a causa di una corsa inarrestabile, dribla, lotta, picchia, attua cross precisi - purtroppo spesso spioventi nel nulla - e mette al servizio dei compagni tanta tanta generosità. Karol Linetty non è da meno, anche se più ingenuo: commette falli evitabili, uno dei quali gli costa anche un cartellino giallo, corretto in termini  assoluti di regolamento, ma non se si legge lo stesso applicato alla gara in corso, in quanto nel momento del fallo il gioco avrebbe dovuto essere fermo poiché la sfera era uscita ampiamente dal terreno. Dennis Praet e Albin Ekdal non brillano come i compagni, ma fanno comunque il loro con precisione: lo svedese lascia poi il posto a Ronaldo Vieira, giovane promessa dal nome suntuoso che nel tempo a sua disposizione fornisce alla causa blucerchiata tante energie fresche e qualche buona giocata.

L'iniquitas, la disparità, di trattamenti in questo caso, la Sampdoria l'ha senz'altro subita a causa di una prestazione arbitrale non degna di professionisti della Serie A, ma l'inopia, la pochezza, la povertà di capacità finalizzativa i ragazzi agli ordini di Mister Giampalo l'hanno messa in bella mostra, al netto peraltro di una difesa nerazzurra spesso non completamente capace di arginare a dovere gli arrembaggi doriani. Innegabilmente, tradizionalmente, il compito di insaccare alle spalle del portiere avversario spetta all'attacco, ma un gol possono segnarlo tutti, la posizione adatta a ricevere un cross può essere scelta da chiunque in campo. Non è dunque ammissibile che in un gioco che si snoda tutto per vie centrali, più di una volta, né attaccanti né centrocampisti si facciano trovare in mezzo, pronti a raccogliere cross e passaggi dei compagni.

Già nella gara persa contro il Frosinone, seppur per cause differenti, la Sampdoria aveva dimostrato di saper sprecare tutto il proprio bel gioco, superiore a quello dell'avversario, ma sostanzialmente inutile per il risultato finale. In conclusione, vale la pena ricordare un aforisma pronunciato da un altro grande condottiero, vissuto duemila anni dopo Aurelio e duce dell'armata blucerchiata: il grande Vujadin Boskov, con tutta la disarmante pacatezza che lo contraddistingueva, una volta semplicemente disse che "per vincere partite bisogna fare più gol" ed è proprio da questo che i ragazzi cerchiati di blu devono ripartire. Va bene giocare un bel calcio, è giusto dare spettacolo, ma la palla va buttata in rete, senza se e senza ma.

Comunque, siamo fiduciosi, d'altronde "dopo pioggia viene sole"...