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tmw / sampdoria / News Doria
SAMPDORIA GONFIA LA RETE - La linea sottile tra obiettività e disfattismoTUTTO mercato WEB
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 22 febbraio 2019, 08:10News Doria
di Serena Timossi
per Sampdorianews.net

SAMPDORIA GONFIA LA RETE - La linea sottile tra obiettività e disfattismo

L'analisi settimanale dell'attacco blucerchiato

Terza sconfitta consecutiva e una rete all’attivo nelle ultime tre partite. Sebbene i due impegni contro Napoli e Inter fossero proibitivi, la gara con il Frosinone resta una macchia sulla stagione blucerchiata, un passo falso che ha fatto tornare a galla il vecchio e purtroppo familiare fantasma di un finale di campionato apatico e disilluso. Tra disfattismo imperante e fautori del sostegno a prescindere e della retorica senza reale presa di coscienza dei problemi, la soluzione migliore risiede nell’obiettività: è palese che la squadra stia attraversando una flessione nel rendimento e nei risultati, ma è altrettanto vero che alcuni segnali positivi siano arrivati dalla prestazione in casa dei nerazzurri. Prima di farsi avviluppare dalle spire della negatività, occorre attendere la sfida con il Cagliari: serve una vittoria, per il morale e per la classifica, per una volta senza passare necessariamente sul piano del gioco.

Non sarà facile, proprio per lo stato d’animo con cui la squadra arriva alla gara e, dal punto di vista tattico, perché finora le maggiori sofferenze a livello di gioco sono arrivate proprio di fronte alle squadre meno tecniche e blasonate, ma più arroccate e pronte a chiudere gli spazi. Per evitare che la manovra si trasformi in uno sterile attacco al forte, che un passaggio dopo l’altro va ad infrangersi sul muro erto dagli avversari (che a quel punto proverebbero a pungere in contropiede), occorrerà tornare con la mente alla partita con il Frosinone per non ripetere gli stessi errori.

A San Siro gli attaccanti blucerchiati non hanno fatto mancare impegno e sacrificio, però hanno difettato in mira e potenza. Resta da risolvere la questione ultimo passaggio: troppo spesso la Samp dà la sensazione di voler arrivare in porta palla al piede, senza che chi è in posizione favorevole si assuma la responsabilità di andare al tiro. La trama intessuta finemente dal nostro gioco è piacevole da ammirare quando arrivano i risultati, ma nelle fasi calanti l’eccessiva laboriosità risulta a tratti stucchevole e sfocia in giocate leziose controproducenti. Snaturarsi non sarebbe giusto, ma provare a puntare maggiormente su soluzioni alternative, come sfruttare i calci piazzati, le sovrapposizioni e le iniziative dei singoli capaci di dare imprevedibilità potrebbe cambiare l’inerzia della partita. Gabbiadini, del resto, ha fatto proprio questo: portato imprevedibilità e freschezza alla manovra a gara in corso.

Per risalire la china serviranno la volontà di Quagliarella, la staffetta tra il sacrificio di Defrel (reso meno lucido al momento del tiro dall’astinenza da goal) e l’estro di Gabbiadini, ma soprattutto la piena collaborazione di trequartista e centrocampo, che non hanno adeguatamente supportato gli attaccanti negli ultimi frangenti. Chi sarà allo stadio, farà la sua parte sostenendo la squadra come di consueto senza risparmiarsi. Ripartiamo da quella Samp che di fronte all’Inter ha provato a giocarsela senza timore, ritrovando gli stimoli. Al triplice fischio, tireremo le fila e sapremo se possiamo aspettarci un più che decoroso finale di campionato con lo sguardo rivolto verso l’alto o un timido epilogo.