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SAMPDORIA GONFIA LA RETE - Ci abbiamo provatoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 26 dicembre 2019, 12:27News Doria
di Paolo Paolillo
per Sampdorianews.net

SAMPDORIA GONFIA LA RETE - Ci abbiamo provato

Arabeschi mancini e uomini volanti, fischietti ingenerosi e zuffe da sottoporta. Furbate e fagiolate. In sintesi, è stata questa la partita tra Sampdoria e Juventus, giocata di mercoledì, per poter permettere ai bianconeri di raggiungere l'esotica località saudita, dove i bianconeri hanno perso la Supercoppa Italiana. Ci siamo meravigliati per le prodezze balistiche di Dybala e Cristiano Ronaldo, dimenticandoci che abbiamo avuto anche noi un centravanti che volava - e che andava molto alto -, ma anche l'attacco blucerchiato si è disimpegnato con buon piglio, contro la difesa dei campioni d'Italia in carica, facendosi apprezzare.

Mister Ranieri, vista anche la vicinanza dopo il derby vinto, conferma Ramirez come seconda punta ma cambia il centravanti. Non è l'eroe della stracittadina, Gabbiadini, ma Gianluca Caprari. Anche Quagliarella, non al meglio, si accomoda in panchina. L'attaccante romano parte bene, dialoga molto e tiene botta sia con Bonucci che con Demiral, con la quale ingaggia uno scontro privato. Dopo pochi minuti, viene giù un contropiede con Linetty che imbecca proprio Caprari, sfuggente tra i due centrali, e proiettato verso Buffon. Fischio di Rocchi, che ferma tutto per sincerarsi delle condizioni di un calciatore doriano, circa 50 metri prima. Dubbi, molti. Qualche protesta dei nostri, ma il gioco riprende normalmente. Dopo lo 0-1, la Samp ha il merito di stare in partita con la testa e con le proprie armi, cercando soprattutto la tecnica e la gestione della palla di Ramirez, le incursioni sulla destra di Depaoli e Murillo, e la stoccata di Caprari.

E proprio da questa catena arriva il pareggio blucerchiato. Sviluppo sulla destra, Ramirez a creare e mettere in mezzo, incertezza di Alex Sandro, palla che arriva al numero 17 doriano che scarica in rete rabbia, gioia, paure ed euforia. La gradinata esplode e crede in un nuovo scherzetto. Da apprezzare, tra l'altro, l'attitudine del numero 17 blucerchiato nel timbrare gol sporchi, di riffa e di raffa, come già era accaduto a Ferrara. Questa volta tre punti non sono arrivati, ma la prova del centravanti è confortante. Lotta come un matto contro il centrale turco dei bianconeri - palesemente non avrebbe dovuto finire il match -, che molte volte usa le maniere forti, con metodo consentito dalla terna arbitrale. Cerca spazio, dialoga, fraseggia con i compagni. Peccato per la leggerezza nella ripresa, quando apre il braccio sfiorando Demiral, che sviene manco lo avesse centrato un destro di Joshua. L'arbitro – senza colpo ferire – estrae il secondo giallo e lo caccia. Non tanto questo, quanto il primo cartellino, era da evitare, perché a Milano ci sarebbe stato di grande aiuto il ragazzo.

Nella ripresa, ti attendi che la chiusura in mano della Juve, invece ancora la Samp ci prova, specie quando entra Gabbiadini, unico cambio offensivo, visti i due precedenti, forzati per infortunio o stanchezza. Sia chiaro, il mancino bergamasco non incide di per sé, ma crea subbuglio e smagliature nella difesa bianconera. Non riesce mai a cercare il sinistro da fuori, trovando o l'opposizione degli avversari, o la coordinazione giusta. Proprio da un movimento ad allargarsi di Gabbiadini, nasce l'opportunità per il trio Thorsby - Caprari - Ramirez di inventare – se non trovare – l'occasione del possibile pareggio. Thorsby prima cade, poi cede il pallone in qualche modo a Caprari che prova il tiro a giro ma centra la schiena di Demiral. Palla che si impenna e Ramirez prova una semirovesciata che sarebbe stato regalo di Natale per qualche anno. Poco prima, lo stesso numero 11 blucerchiato non arriva sulla spizzata di testa di Gabbiadini, che gira un cross al bacio di Murru.

La Samp, tutto sommato, ha fatto la sua partita, mancando la stoccata del pareggio, ma dando prova di essere viva e combattiva. Adesso Milano e la necessità di calare quel jolly doppio, come è stato il Napoli per il Bologna o il Napoli, Firenze per il Lecce o Torino per la Spal. Servirebbe anche a noi un blitz, che varrebbe tanto.

Ed eccoci qua, amiche ed amici blucerchiate/i, alla fine di un 2019 che non vediamo l'ora finisca, pur essendo consapevoli di non sapere in che direzione stia andando la nostra Samp, ma con la speranza – in un senso o nell'altro – che il 2020 sia un anno di svolta. Ce n'è bisogno per tutti. Finisce qui per il 2019 l'appuntamento con Sampdoria gonfia la rete, la rubrica di approfondimento del reparto avanzato del Doria. Anche da parte di Matteo Romano, vi auguro delle feste felici e tinte di blucerchiato, con un saluto e un ringraziamento da Paolo Paolillo. A presto!