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tmw / sampdoria / News Doria
DORIA ALE' CAMMINEREMO CON TE – Baricentro in avanti e il compitino che spesso non bastaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 12 marzo 2020, 09:23News Doria
di Corrado Camera
per Sampdorianews.net

DORIA ALE' CAMMINEREMO CON TE – Baricentro in avanti e il compitino che spesso non basta

La rubrica settimanale di approfondimento sul centrocampo blucerchiato

Non proprio la partita in cui speravamo, quella giocata dalla Sampdoria contro il Verona domenica pomeriggio, non solo per l’atmosfera surreale. In termini di classifica quello che doveva arrivare è arrivato, ossia i tre punti, così da poter tirare tutti un profondo sospiro di sollievo.

Tuttavia, dopo la pesante sconfitta con la Fiorentina e le due settimane senza giocare, molti di noi avrebbero voluto vedere un atteggiamento molto più arrembante e propositivo. Ranieri ha impostato la squadra con un 4-4-2 molto ordinato, complice anche la condizione di alcuni elementi fondamentali del centrocampo (Ramirez squalificato, Linetty e Thorsby non al meglio e costretti inizialmente in panchina). 

Insieme ad Ekdal in mezzo al campo viene scelto Vieira, mentre sugli esterni si rivedono Depaoli e Jankto. Nei primi 35' la Sampdoria attende il Verona e cerca di sfruttare le ripartenze. Nella fase di non possesso Depaoli (in aiuto a Bereszynski) soffre molto Lazovic (suo il cross per il vantaggio ospite), mentre Ekdal e Vieira faticano a chiudere di concerto con la difesa sui due trequartisti dell’Hellas, Verre e Zaccagni (autore del goal), che si muovono bene tra le linee.

Al contrario, in fase di possesso soprattutto Verre argina gli spazi di manovra a Ekdal, spesso costretto a toccare la palla una volta di troppo ritardando il gioco o a tornare indietro. Così le ripartenze sono gestite da Vieira o da uno dei due centrali di difesa. L’ex Leeds a mio avviso non si tira indietro ed è l’unico che in qualche occasione prova a verticalizzare e velocizzare l’azione, con risultati però scarsi. Verso la fine del primo tempo sceglie anche bene il tempo per un inserimento in area ma è molto bravo in recupero Dawidowicz, centrale del Verona.

Al momento dell’occasione di Vieira il Verona è già in vantaggio e Ranieri ha alzato Augello sulla linea dei centrocampisti, passando ad una sorta di 3-5-2. Con questo accorgimento tattico, la squadra lavora meglio in fase di contenimento e riesce ad alzare il baricentro. Nel secondo tempo cresce anche Jankto, pericoloso con un paio di inserimenti, e l’ingresso di Linetty al posto di Vieira nell’ultima mezz’ora porta ulteriori soluzioni offensive. Il polacco non gioca sui suoi livelli, non centra nemmeno lo specchio della porta dal limite dell’area su una buona sponda di Quagliarella, ma dà sostanza e carattere.

Il pareggio arriva su un’ottima giocata Quagliarella-Depaoli-Quagliarella, con l’esterno che trova una splendida linea di passaggio tra le gambe dei difensori dell’Hellas. In occasione del vantaggio risulta decisivo Ekdal, in quella che decisamente non è stata una delle sue migliori partite in blucerchiato. È infatti lui a subire il fallo da rigore.

Prendendo i centrocampisti uno per uno, nessuno, a parte forse Ekdal, ha giocato una partita sotto la sufficienza. Di contro, nessuno ha nemmeno giocato una partita sopra il sei e purtroppo fare il compitino spesso non basta. È evidente che per salvarsi con tranquillità sono imprescindibili buona condizione e buone prestazioni dei giocatori o più dotati tecnicamente o più carismatici (Ramirez, Ekdal e Linetty). Non possiamo accontentarci di quanto visto domenica.