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Salis: "La tifoseria ha fatto un gesto di cuore. Eviterei polemiche"
martedì 17 marzo 2020, 23:09News Doria
di Corrado Camera
per Sampdorianews.net

Salis: "La tifoseria ha fatto un gesto di cuore. Eviterei polemiche"

Questa sera su Primocanale, durante quello che solitamente è lo spazio dedicato a Gradinata Sud, è andato invece in onda Derby in Terrazza. Nel corso della trasmissione è intervenuta in diretta, in collegamento telefonico, Silvia Salis. L’ex martellista, tifosissima blucerchiata, è ora membro del Consiglio Federale di Coni e Fidal. Ha risposto a diverse domande riguardanti l’attualità del mondo dello sport e del calcio.

“L’emergenza ora è sanitaria però a ruota tutti i comparti economici della società, compreso lo sport, diventeranno anch’essi un’emergenza. Non dimentichiamoci che questo sarebbe un anno olimpico, un anno quindi in cui il mondo investe miliardi nello sport e nell’evento Olimpiade. Gli atleti di tutti i paesi sarebbero impegnati nelle gare di qualificazioni. Quello che sta succedendo è veramente inaspettato. Nella storia sono saltate solo due Olimpiadi, nel 1940 e nel 1944, si dice che le Olimpiadi fermino le guerre mentre questa guerra sanitaria potrebbe fermare l’Olimpiade. È vero che lo sport, come lo spettacolo, è un qualcosa di molto immediato nel suo svolgimento ma dietro c’è un’industria enorme quindi fermarlo significherebbe avere persone che da un giorno all’altro si troverebbero senza stipendio. Ora giustamente questo passa in secondo piano, ma prima o poi balzerà in primo”.

I tifosi blucerchiati hanno chiesto di devolvere l’incasso della partita a porte chiuse contro il Verona all’ospedale San Martino. La società, attraverso un comunicato, ha risposto che burocraticamente questo non è possibile. I tifosi si sono indignati, tu come reagisci? “Vorrei dare una risposta multipla. Ovviamente da Sampdoriana, come da essere umano, credo che la burocrazia in questi momenti sia veramente (posso dire) stupida e un grandissimo ostacolo alla realizzazione delle cose di buon senso. Tuttavia molto spesso quello che da fuori sembra così semplice, quando entri a far parte di certi meccanismi ti rendi conto che - riporta Sampdorianews.net - non si può fare, nonostante tutta la buona volontà. In questo caso, da osservatrice interna al mondo dello sport, dico ma quanto converrebbe anche a livello di immagine non rispondere così da parte di una società sportiva. Se la Sampdoria ha risposto così non si poteva fare altrimenti. Se ci ragioniamo è un atteggiamento controproducente. La Sampdoria farebbe comunque bene ad approfondire le ragioni di questo diniego per rispetto verso la tifoseria che ha fatto un gesto di cuore, però non essendo all’interno della società e della questione, considerando anche il momento delicato, eviterei polemiche”.

C’è una tua erede nel lancio del martello in Italia? “Sì, Sara Fantini di Parma, una ragazza giovane e molto forte”.

Da atleta quanto è difficile poter ripartire dopo uno stop molto lungo, non meno di due settimane? “Saranno più di due settimane. Non c’è da essere molto ottimisti su una ripresa a breve degli allenamenti. È molto difficile, l’allenamento è una catena continua di eventi che un atleta quando li interrompe sente veramente che gli manca la terra sotto i piedi. In realtà non è così perché spesso si rientra da infortuni molto lunghi con pochi allenamenti nelle gambe e si fanno grandi cose. Quello che non bisogna perdere in questo momento è la tenuta mentale, è la convinzione di quanto si vale perché non è un mese che vanifica un lungo periodo di preparazione”.

La Sampdoria si salva? “Da Sampdoriana la mia speranza è quella. In questo momento, rispetto all’inizio del campionato, abbiamo avuto dei buoni riscontri. Dire sì o no in questo momento però è un po’ complicato considerato che non sappiamo neanche se finirà il campionato”.

Il presidente del CONI Malagò ha sempre tenuto, in questa situazione di emergenza, un comportamento coerente, deciso e sicuro. Si sono tutti adeguati a quello che ha detto lui e aveva già detto molto tempo prima, quindi tutte le altre componenti non potevano farlo prima? “Sì, soprattutto il balletto del calcio è stato abbastanza dequalificante per lo sport italiano, mia opinione personale. Lo sport italiano ha risposto in maniera compatta, a parte il calcio. Il nostro presidente ha dimostrato in questa occasione come in altre precedenti di saper tenere la barra dritta e questa è una qualità caratteriale che pochi hanno”.