Antognoni: "Quando dissi no alla Juve. E Firenze forse mi ama anche per questo"
Un no alla Juventus per essere ancora più amato dai tifosi della Fiorentina. È la storia di Giancarlo Antognoni, ex ragazzo che guardava le stelle e oggi uomo che pochi giorni fa ha spento 70 candeline. A ricordarlo, il diretto interessato, intervistato da La Gazzetta dello Sport: "Ci fu una richiesta della Juventus, esplicita, fatta alla Fiorentina. Mi volevano. Venni convocato in sede, ne parlai con il presidente, che era titubante: io ci pensai e alla fine decisi di non accettare. Non me ne sono mai pentito: qualche dubbio all'epoca mi venne, penso fosse normale. Era la Juve del Trap, la più forte d'Italia. Mi ci sarei trovato a occhi chiusi, ma forse l'amore che sento ancora a Firenze è almeno in parte legato anche a quel no".
Il ruolo di Agnelli e Boniperti?
"L’Avvocato mi stimava, non l’aveva mai nascosto. Ogni tanto ci incrociavamo, sull'argomento torna solo quattro anni dopo. Mi disse che ero stato l'unico giocatore ad aver rifiutato la Juve. Con Boniperti eravamo in rapporto di amicizia, conoscevo anche i suoi figli. Ma non ne abbiamo mai parlato".
Perché oggi Antognoni è fuori dalla Fiorentina?
"Ho avuto questa diatriba con la società, è cosa nota. Un matrimonio durato poco, mi hanno offerto un ruolo che non ho accettato: tutto qui".