Cagliari, la scommessa Agostini per cercare di riannodare i fili in cerca della salvezza

L’attesa dell’annuncio ufficiale è durata un paio di giorni, ma alla fine la fumata bianca tanto agognata è arrivata nel primo pomeriggio di ieri: Alessandro Agostini è il nuovo allenatore del Cagliari. L'ex terzino sinistro del club isolano, classe 1979, prende il posto dell'esonerato Walter Mazzarri. Dopo aver portato la Primavera rossoblù al traguardo storico dei playoff scudetto, Agostini proverà ora a mantenere la categoria con la prima squadra giocandosi tutto in tre partite, a partire da domenica nel super big match in chiave salvezza contro la Salernitana. Una scelta non certo indolore per il club rossoblù: la decisione di rinunciare al tecnico di San Vincenzo a sole tre gare dalla fine del campionato è stata presa sia per via del rendimento recente assolutamente scadente (7 sconfitte su 8 gare), ma non stupirebbe se anche le ultime dichiarazioni rese ai microfoni dei cronisti (su tutte quelle riguardanti l'Hellas Verona "assatanato" o "alla finale di Champions") avessero avuto il loro peso.

Conti e Cossu al fianco di Agostini, come in passato
Grazie alla deroga prevista dal regolamento della Figc per gli esoneri a fine stagione, il tecnico di Vinci potrà allenare la squadra senza necessità di un’altra figura con patentino Uefa Pro, che in ogni caso il club di via Mameli gli ha affiancato, quel Michele Filippi già visto in passato nelle giovanili rossoblù e, soprattutto, cui venne affidata la panchina dell’Olbia nel post Mereu. La notizia più attesa dai tifosi del Cagliari, comunque, è il ritorno in prima linea di due figure cardine nella storia rossoblù come Daniele Conti e Andrea Cossu che, secondo quanto recita il comunicato ufficiale, “lavoreranno a stretto contatto con staff e squadra”. Non un compito a livello tecnico, si intende, ma è evidente il tentativo di dare una scossa a livello emotivo e mentale a un gruppo depresso dalle sette sconfitte arrivate nelle ultime otto gare e, soprattutto, probabilmente stanco degli “eccessi” della gestione Mazzarri. Per Agostini la missione è di quelle quasi impossibili: ridare fiducia a una squadra che nella prima parte di 2022 aveva saputo stupire la Serie A con risultati di prestigio e una nuova linfa rispetto al 2021. Un effetto esauritosi presto, purtroppo per Joao Pedro e compagni che contro la Salernitana si giocano presente e futuro: in un match che verrà caricato anche da questioni extracampo, mantenere la lucidità e la giusta carica sarà fondamentale. Agostini e i suoi sodali dovranno essere bravi a toccare le corde giuste, per far tornare a sorridere un ambiente spaventato dall’incubo chiamato Serie B.