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Dalla scalata interna alla Scala del Calcio: per la Juve Huijsen è un predestinato

Dalla scalata interna alla Scala del Calcio: per la Juve Huijsen è un predestinatoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 24 ottobre 2023, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

La notte di San Siro per la Juventus è stata quella della consapevolezza di potersi giocare le proprie carte fino alla fine di questo campionato. È stata una notte indimenticabile per chi ha deciso la partita come Manuel Locatelli, ma anche per chi come Dean Huijsen al minuto 78 ha svelato al grande pubblico il proprio talento.

La scalata in due anni: dall’U17 alla prima squadra.
Per comprendere l’abilità del classe 2005 è necessario fare un brevissimo passo indietro. Il sedicenne Dean arriva a Torino nel 2021 dal Malaga, club nel quale s’è trasferito dopo aver mosso i primi passi calcistici nel Costa Unida CF di Marbella. È dal Malaga che Madama lo preleva strappandolo alla concorrenza di Barcellona e Real Madrid, immaginando con lui un percorso di rapidissima ascesa. E così è: un anno in U17, quattro mesi in Primavera, poi la Next Gen: la Juve si accorge rapidamente che Huijsen ha costantemente bisogno di alzare l’asticella senza perdere troppo tempo. Così succede, conviene rapidamente tutti compreso chi l’ha visto meno di tutti che di difensori se ne intende come il tecnico dell’U19 Montero: “Ha il futuro nelle sue mani, è un 2005 e la cosa più importante per il suo ruolo è che ha qualità e personalità".

Per la Juve un predestinato: blindato e messo in campo.
Dalla Primavera alla Next Gen con, nel mezzo, la parentesi in amichevole con la squadra di Allegri contro Rijeka e Standard Liegi. Domenica sera l’esordio in quella che viene chiamata “La Scala del Calcio” con la tranquillità di chi ha ben chiaro cosa fare. “Huijsen ha giocato con la serenità da trentenne, - ha commentato nel postpartita Allegri, - non ha mai giocato palle difficili, non ha mai messo in difficoltà il compagno e soprattutto ha fatto un intervento di lettura appena entrato…”. 193 centimetri di personalità e letture di gioco, come dimostrato nel suo primo pallone in Serie A in marcatura su Leão. Un predestinato che la Juve ha voluto blindare qualche mese fa con un rinnovo di contratto fino al 2027 per un percorso che dovrà portarlo da qui a un anno a essere un titolare della prima squadra bianconera.

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