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esclusiva

Benito Carbone: "Juve-Inter solo a porte aperte. Zenga merita Cagliari"

ESCLUSIVA TMW - Benito Carbone: "Juve-Inter solo a porte aperte. Zenga merita Cagliari"
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 3 marzo 2020, 17:45Serie A
di Marco Conterio

Fantasia al potere nel calcio italiano e inglese degli anni '90, Benito Carbone racconta per Tuttomercatoweb.com il suo punto di vista su più temi. Dal calendario rinviato alla Lazio che ora guida la classifica fino al Cagliari di Walter Zenga, per il quale per due stagioni ha svolto il ruolo di vice a Crotone e Venezia.
Partiamo dal pastrocchio del calendario di Serie A.
"Credo che serve una decisione: bloccare, rinviare o giocarle tutte. Porte aperte o chiuse non importa ma si giochino le gare tutte insieme. Non se ne possono rinviare 4 sì e 6 no o viceversa. Non posso vedere l'Inter che deve recuperare due partite a -6 dalla Lazio: a livello di testa è svantaggiata dalla Lazio".
Senza toglierle nulla, la Lazio ha goduto involontariamente di un vantaggio.
"Nessuno toglie i meriti della Lazio ma mi metto nei panni dei club che non hanno giocato e che si giocano un campionato. In questo la Lazio, che merita di essere dove sta, perché è il campo che parla per Inzaghi e per i giocatori, è favorita. L'Inter, squadra fortissima, costruita per vincere, fa fatica. Di testa fai fatica, l'errore è qui: deve giocare due gare e ha la Lazio avanti".
Juventus-Inter. A porte chiuse?
"Non esiste: il Derby d'Italia, la gara più attesa, la giochi a porte chiuse? Non avrebbe senso. Però se decidi di fermarti, fermi tutti. Se giochi a porte chiuse, giochi tutti a porte chiuse. Non puoi fare una cosa del genere, ne va della credibilità del campionato. E' falsato, anche per il pubblico, perdi la bellezza di un campionato che fino a tre settimane fa era meraviglioso e seguito nel mondo".


Cronaca di oggi: il Cagliari ha esonerato Maran.
"C'è un dato di fatto. Il Cagliari si giocava l'Europa League prima di Natale, dopo non è mai riuscito a vincere. Ci rimette un tecnico che per due anni di fila aveva fatto benissimo. In Italia contano i risultati".
Zenga, suo primo allenatore a Crotone e Venezia, è ora il suo erede.
"Io sono felicissimo per Walter. Sono stati due anni positivi dove mi sono migliorato, ho vissuto grandi cose. In lui riconosco il pregio di avere personalità e capacità di gestire il gruppo di una grande squadra. Ha la possibilità di rimettersi di nuovo in gioco: nei due anni insieme, l'impatto dove siamo subentrati è stato positivo. A Crotone sono state più di dieci partite bellissime. A Venezia siamo arrivati a due punti dai play-off, l'impatto suo è sempre bello. Non vinci poi da undici partite, ci deve essere una svolta".
Chiudiamo col suo presente e futuro.
"Ho fatto la scelta di poter ricominciare, credo nelle qualità che ho come professionista e come uomo. Voglio ripartire, ho fame di vittorie, di successi. Voglio rimettermi in discussione, mettere in mostra quel che so fare".

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