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Icardi e l’Inter. Stop ai megafoni. La retromarcia per scegliersi ancora

Icardi e l’Inter. Stop ai megafoni. La retromarcia per scegliersi ancora TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 21 marzo 2019, 07:15Serie A
di Gianluigi Longari

Un passo avanti di tutti. Come secondo copione. Il muro contro muro tra Icardi e l’Inter non ha avuto gli sviluppi nefasto che venivano precognizzati ad orologeria nei giorni delle fantomatiche offerte piovute con tempismo perfetto per cercare di mettere pressione alla società nerazzurra nel momento dello strappo. E così, la ragione di stato ha avuto la meglio, nel tentativo di costruire un futuro a braccetto. Già, perché nonostante i megafoni di circostanza, questo è il desiderio che i protagonisti della querelle condividono e che nonostante le difficoltà oggettive, potrebbe contribuire a sancire la pace. Del resto, tutti avrebbero bisogno di un fuoriclasse del gol come il Rosarino, Inter compresa, ed allo stesso modo anche sul versante del giocatore ci si è resi conto che estromettersi dalla lotta nella fase decisiva non è mossa degna di un giocatore che alla squadra che rappresenta ci tiene davvero. Perché se l’Inter senza Icardi ha perso l’Europa League in una condizione di difficoltà oggettiva, Icardi senza l’Inter ha perso molto di più.

Il centravanti titolare dell’Inter e capitano della squadra nerazzurra non ha più nessuna delle tre conquiste di cui sopra. L’esplosione di Lautaro Martinez ha regalato un nuovo idolo al popolo interista ed anche la Nazionale a pochi mesi dalla Copa America sembra non essersi curata del braccio di ferro tra le parti, andando oltre e trovando nuove soluzioni per il proprio attacco. Insomma, una strategia non vincente, che potrebbe portare a più saggi consigli in vista della gestione dell’estate che verrà. Quando arriveranno interessi (reali) e tentazioni. E quando l’Inter è Icardi, al netto delle rivoluzioni che vi saranno, potrebbero decidere di scegliersi di nuovo e per lungo tempo.

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