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Il Napoli sui social: "L'uguaglianza non sia una vana illusione. Alziamo la voce: NO al razzismo"

Il Napoli sui social: "L'uguaglianza non sia una vana illusione. Alziamo la voce: NO al razzismo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 29 marzo 2024, 20:08Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Dopo il caso relativo alle presunte offese razziste di Francesco Acerbi, assolto dal giudice sportivo nella giornata di ieri, ai danni di Juan Jesus, il Napoli ha emesso un altro comunicato, sui profili social ufficiali del club, per dire no al razzismo: "Crediamo in un mondo dove l'uguaglianza e il rispetto non siano soltanto una vana illusione ma principi concreti e universalmente riconosciuti. Affinché ciò avvenga non dobbiamo rimanere in silenzio. Domani è l'occasione giusta per alzare la nostra voce e dire tutti insieme NO al razzismo".

Le parole di Acerbi di oggi.
"Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera, molto contente di essere venute fuori da una situazione del genere: sono state giornate molto pesanti".

Perché parla solo oggi?
"Perché avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme. Adesso che c’è una sentenza, vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario perché sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto".

"Se ti danno dieci giornate e passi per razzista cosa fai? Poteva succedere qualunque cosa - continua Acerbi - : sarei stato finito non come calciatore, che mi interessa fino a un certo punto, ma come uomo. Tutti avevano già emesso la sentenza prima ancora che uscisse. E per tanti sono razzista anche adesso: sinceramente non ci sto, le gogne mediatiche non vanno bene e soprattutto non servono per risolvere un problema come quello del razzismo che sicuramente esiste. E che non intendo sminuire nemmeno un po’: voglio che sia chiaro".

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