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14 maggio 2000, la Lazio vince lo Scudetto alla radiolina. Un'ora dopo la fine della partita

14 maggio 2000, la Lazio vince lo Scudetto alla radiolina. Un'ora dopo la fine della partitaTUTTO mercato WEB
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martedì 14 maggio 2024, 00:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

Il 14 maggio del 2000 non ha una sola sede dove guardare. Perché, in tempi infinitamente diversi, il pomeriggio è fatto di sincronia. Tutte le partite allo stesso orario, non importa chi o cosa si gioca. Ed è l'ora più incredibile del calcio italiano, visto che si vince uno Scudetto alla radio. All'Olimpico è in programma Lazio-Reggina, mentre al Curi c'è il Perugia che sfida la Juventus. Le prime due della classe, appunto, sono bianconeri e capitolini, con gli uomini di Ancelotti che erano riusciti a vincere una settimana prima contro il Parma, con gol di Del Piero. Non c'è il Var e un gol di Cannavaro era stato annullato fra mille polemiche, forse ancora di più, visto che un pari avrebbe portato ai ducali l'accesso ai preliminari di Champions. Ma tant'è, l'1-0 rimane ed è una vittoria che sembrava mettere la pietra tombale sulla questione.

La Juventus è a quota 71, la Lazio a 69. Gli aquilotti vorrebbe vincere lo Scudetto per festeggiare i cent'anni. E poi c'è il Giubileo a Roma, sentitissimo, per il 2000. Il meteo è invidiabile ovunque, quindi sembrerebbe che non ci si possa affidare a un plot twist da quel punto di vista. Così all'Olimpico sono Simone Inzaghi, Veron e Simeone a fissare il 3-0, facile, alla Reggina. Chiaramente subito dopo il vantaggio ci sono orecchie che si attaccano alla radiolina, per avere notizie da Perugia. Gli smartphone ci hanno cambiato la vita anche per questo. Con il pareggio dovrebbe esserci un ultimo atto, uno spareggio in campo neutro: senza Zambrotta, espulso, Davids e Iuliano, ammoniti e diffidati.

Un anno prima il Curi aveva assistito alla festa di Zaccheroni. Due feste Scudetto in casa sono troppe, ecco. Così il primo tempo finisce 0-0, ma all'intervallo fa capolino una sorta di nuvoletta di fantozzi, un acquazzone che rimanda il fischio di inizio. Pierluigi Collina, arbitro dell'incontro, effettua per quattro volte l'ispezione del campo di gioco. Decide che è possibile, non senza qualche rimostranza della Juve che, nelle ultime sette partite, ha perso tre volte.

In ritardo di un'ora la partita ricomincia. La Lazio è già a 72 quando un rinvio di Conte, sballato, premia un Calori in mezzo all'area. La zampata, pur sporca, finisce all'angolino con un van der Sar che può solo raccogliere il pallone dalla rete. Non succede più niente: la Lazio vince lo Scudetto alla radiolina, un'ora dopo la contemporaneità.

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