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Le grandi trattative del Parma - 2000, "il centrocampista del futuro": arriva Appiah dall'Udinese

Le grandi trattative del Parma - 2000, "il centrocampista del futuro": arriva Appiah dall'UdineseTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 7 maggio 2020, 10:20Serie A
di Niccolò Pasta

Estate 2000. Dopo una stagione positiva ma macchiata nel finale dallo spareggio per la Champions League perso contro l’Inter, il Parma di Alberto Malesani decide di investire molto nel mercato estivo. I crociati perdono Hernan Crespo, che dopo anni di corteggiamento passa alla Lazio per la cifra record di 110 miliardi (35 più i cartellini di Conceiçao e Almeyda, ma portano in Emilia Savo Milosevic, messosi in mostra agli Europei e il giovane Bonazzoli. Inoltre, dall’Udinese arriva un centrocampista africano sulla bocca di tutti e considerato tra i più promettenti del panorama mondiale: Stephen Appiah.

Cresciuto nel Hearts of Oak di Accra, capitale ghanese, Appiah è un forte centrocampista centrale che abbina molte qualità, e a soli 17 anni decide di partire per l’Europa. Dapprima in Turchia, dove per un mese rimane in prova al Galatasaray (che deciderà di scartarlo), poi in Italia, all’Udinese, scoperto e voluto da Pietro Lo Monaco, allora osservatore per i friulani. Ad Udine, seppur giovanissimo, inizia ad imporsi anche grazie al rapporto con Alberto Zaccheroni, che lo aiuta tantissimo a crescere anche fuori dal rettangolo di gioco. Nel ’99 un grave problema di salute lo porta a Chicago a curarsi, facendogli perdere gran parte della stagione ma una volta guarito fa ritorno in Italia e termina il campionato. Nel 2000, dopo tre anni di Serie A le grandi squadre iniziano a mettergli gli occhi addosso, e come spesso accadeva per i giovani il Parma si muove per primo. Contatto con l’Udinese già nei mesi primaverili, il Parma riesce a strappare il giovane africano per un miliardo e mezzo di lire, assicurandosi quello che doveva essere il centrocampista del futuro.

A Parma rimane due anni, collezionando 49 presenze e due reti, venendo ceduto nel 2002 al Brescia in prestito, per dargli modo di giocare con più continuità e meno pressione. A Brescia esplode definitivamente, giocando più avanzato e segnando molte reti, sfruttando il grande lavoro di Toni e Baggio, bravissimi ad aprire varchi. A fine stagione il Parma lo vende alla Juventus, dove l’avventura non andò benissimo. Due anni e poi finalmente la Turchia, al Fenerbahce, poi il ritorno in Italia a Bologna, il Cesena e la chiusura della carriera in Serbia al Vojvodina, nel 2012.

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