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Le grandi trattative del Parma - 2002: Hakan Sukur dice sì dopo aver rifiutato mezza Europa

Le grandi trattative del Parma - 2002: Hakan Sukur dice sì dopo aver rifiutato mezza EuropaTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 5 maggio 2020, 10:20Serie A
di Niccolò Pasta

Gennaio 2002. E’ un Parma decisamente rivoluzionato quello che ha affrontato i primi sei mesi di campionato. La sessione estiva di mercato ha visto cessioni importanti come quelle di Buffon e Thuram, e in pochi mesi sono già tre gli allenatori transitati da Parma. Dopo l’eliminazione ai preliminari di Champions League contro il Lille, i crociati vengono ripescarti in Coppa Uefa, ma i risultati scadenti in campionati portano al primo ribaltone ad inizio autunno. Deluso dai risultati mediocri, il tecnico Renzo Ulivieri consegna le sue dimissioni, costringendo la società a guardarsi intorno e a scegliere l’argentino Passarella. Nonostante il passaggio del turno in Coppa Uefa, l’avventura di Passarella è disastrosa e dopo cinque sconfitte consecutive in campionato l’argentino viene esonerato e sostituito con Gedeone Carmignani, che si insedia poco prima di Natale. Al mercato di gennaio dunque, il Parma arriva reduce da mesi travagliati, e la società decide di intervenire per riassestare la stagione. E proprio nei primi giorni della sessione, Baraldi e Sacchi si presentano in sede Inter per chiedere un attaccante che in nerazzurro sta trovando poco spazio, Hakan Sukur.

Sukur era arrivato a Milano un anno e mezzo prima, dopo cinque anni straordinari al Galatasaray. L’avventura a Milano non era stata semplice, complice anche la grande concorrenza e soprattutto nei primi sei mesi del 2001 la situazione si era fatta critica. Dopo aver rifiutato in estate tantissime offerte, tra cui una ambiziosa del Fulham e il ritorno in Turchia al suo Galatasaray, Sukur venne escluso dalla lista Uefa e ridotto ai margini della rosa di Cuper, cosa che portò il turco a spingere per l’addio in gennaio. Dopo tanti no, Parma era meta gradita all’attaccante, che venne contattato (e convinto) da Sacchi già a fine dicembre. Inoltre, a convincere ulteriormente il turco a scegliere Parma ci pensò l’amico ed ex compagno anni al Galatasaray Taffarel, tornato a Parma come vice Frey. Prima della firma c’è un solo problema: il Parma deve liberarsi del flop Milosevic, arrivato a Parma nel 2000 come sostituto di Crespo ma mai decollato. Dopo un tira e molla con il West Ham, il serbo passò in prestito al Real Saragozza, liberando il posto per Sukur. Con l’Inter si chiude in fretta, cinque miliardi. Sukur è felice e spera di rilanciarsi in Emilia, spiegando le ragioni del suo sì: “Mi vuole Arrigo Sacchi e per me è un grande onore. Io voglio giocare e all' Inter non ci sono molte possibilità di farlo. Mi ha chiesto lui di firmare e a me piacerebbe molto giocare con il Parma. E' uno dei club più importanti in Italia e sono sicuro di poter aiutare la squadra ad uscire dalle zone basse della classifica”.

La sua avventura a Parma però durò solo sei mesi e non fu entusiasmante quanto sperato. Sukur scese in campo quindici volte fra campionato e coppe, segnando tre reti e partecipando, seppur non da protagonista, alla vittoria della Coppa Italia contro la Juventus. Nel giugno 2002 l’addio definitivo per il Blackburn, poi il ritorno al Galatasaray e il ritiro, con successiva carriera politica. I dissidi con il governo turco lo hanno portato a scappare dalla Turchia e rifugiarsi in America dove oggi lavora come tassista.

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