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Salernitana, in 700 a Bologna nonostante la B. E' già mercato: tanti casi spinosi da gestire

Salernitana, in 700 a Bologna nonostante la B. E' già mercato: tanti casi spinosi da gestireTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 26 marzo 2024, 09:00Serie A
di Luca Esposito

Quattro allenatori, due direttori sportivi, record di sconfitte casalinghe, seconda peggior difesa, peggior attacco, ultima vittoria datata 30 dicembre 2023, rapporto più freddo con la società dopo il no ad un confronto pubblico, -11 dalla quartultima con una retrocessione ormai quasi aritmetica. Eppure, nonostante una serie di statistiche pessime, la Salernitana potrà contare ancora una volta sulla spinta dei tifosi in una trasferta - quella di Bologna - sulla carta altamente proibitiva e in un giorno di festa come la Pasquetta. Saranno almeno in 700 nel settore ospiti, un dato impressionante se rapportato alle prospettive a breve termine e al clima di rassegnazione generale che cozzerà con il grande entusiasmo che un Dall'Ara sold out trasmetterà ai calciatori di casa. Del resto la torcida granata non ha mai tradito le attese: media di 20000 spettatori all'Arechi (con 4000 presenze nell'unico allenamento a porte aperte dell'anno), 2500 in campo esterno, 11mila abbonati al netto del deludente mercato estivo e gruppo che ha potuto lavorare sempre con serenità senza alcun tipo di contestazione forte. Un salto di maturità e di qualità che non può lasciare indifferente una proprietà ora chiamata a garantire un grande futuro e a costruire una rosa tale da poter competere da subito per il ritorno in serie A.

Per fare un grande mercato, si dovranno verificare due condizioni. Anzitutto la scelta di un grande direttore sportivo. Il Sabatini-bis è stato un autentico flop, sono stati commessi errori clamorosi e l'avvento di Liverani per le gare decisive costituisce la proverbiale ciliegina sulla torta di un ritorno sportivamente parlando fallimentare e tale da peggiorare una situazione già complicata. A giugno sarà addio, senza nessuna possibilità di prolungare la permanenza al timone della Salernitana. Già da oggi sarebbe necessario individuare una figura carismatica che, lavorando fianco a fianco con Colantuono, possa parlare con i giocatori di proprietà cercando di capire chi se la senta di far parte del nuovo corso a tinte granata. Ad oggi i papabili sono obiettivamente pochi. Si dovrà poi individuare un allenatore da progetto, per un organico che sarà formato da giovani affamati con un top d'esperienza per reparto. Inzaghi gode della stima di Iervolino, ma declinerà l'eventuale invito dopo il no al rinnovo che sarebbe stato atto di fiducia dopo un esonero che grida vendetta. Lo stesso Colantuono, con un finale di stagione dignitoso, potrebbe essere inserito nell'elenco dei candidati.

C'è poi il discorso relativo all'indice di liquidità: sforando i parametri, infatti, si rischia un'altra sessione di mercato basata anzitutto sulle cessioni. Dal paracadute la Salernitana incasserà almeno 20 milioni di euro e, pur perdendo i tanti soldi di DAZN (32,3 milioni a stagione), ci saranno partenze che aiuteranno a salvaguardare il bilancio. Dia, Coulibaly, Pirola, Kastanos, Bradaric e Tchaouna sono i pezzi pregiati, se poi Daniliuc e Lovato venissero riscattati da Salisburgo e Torino ci sarebbero ulteriori introiti da mettere a referto. In aiuto della Salernitana anche il mancato rinnovo del contratto a giocatori che guadagnano cifre importantissime e che, ad oggi, non hanno fornito un grosso contributo alla causa. Su tutti i difensori Fazio e Boateng, oltre al portiere Ochoa che potrebbe restare in Italia e accettare la proposta di qualche società di serie A. Rientreranno alla base, invece, Bonazzoli e Sepe, potenzialmente riconfermabili solo se decidessero di spalmare su più stagioni uno stipendio da oltre 1,2 milioni di euro netti. Sarà difficile, infine, trovare sistemazione a Pasalidis, Ikwuemesi, Simy e Sambia, da valutare le posizioni di Candreva e Gyomber che sono i due pilastri attorno ai quali i tifosi sperano si costruisca la Salernitana che verrà. Il difensore, calciatore ormai bandiera e unico superstite della promozione del 2020-21, dovrà però rinnovare il contratto che scadrà a giugno del 2025. Per l'ex Sampdoria, invece, resta viva l'ipotesi di un ritorno alla Lazio per chiudere la carriera.

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