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Sampdoria, Evani: "Come essere andati sotto un treno ed essere ancora vivi"TUTTO mercato WEB
ieri alle 17:19Serie B
di Andrea Piras
fonte dallo stadio "Luigi Ferraris", Genova

Sampdoria, Evani: "Come essere andati sotto un treno ed essere ancora vivi"

E' tempo di playout. Dopo un mese surreale, la Sampdoria ha la chance di giocarsi un posto nella prossima Serie B. Di fronte ci sarà la Salernitana, meglio piazzata in questa regular season e che può giocare su due risultati su tre. In vista del match di andata del "Ferraris" in programma domani sera, il tecnico blucerchiato Alberico Evani ha parlato in conferenza stampa dallo stadio "Luigi Ferraris":

Che mese è stato?
"E' stato un mese dove è successo di tutto. Però dico che la vita dà e a volte toglie, come nello sport. In questo caso ci ha restituito un'occasione per scrivere un finale diverso. I ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale. Ci sarebbe stato più il pericolo di una divisione e invece questo ci ha permesso di rafforzare ancora di più lo spirito di gruppo. Chiaro che dopo un mese e mezzo che non si gioca, e questo discorso vale anche per la Salernitana, ci sono tanti punti interrogativi su come gestire la pressione. I ragazzi sono pronti per giocare".

Fisicamente come sta la squadra?
"Hanno fatto dei lavori notevoli, sotto l'aspetto fisico oltre che di atteggiamento. Ha permesso anche ad alcuni, che magari erano un po'o in ritardo, di ritrovare la condizione e Coda è uno di questi".

TMW - E anche mentalmente come sta la squadra?
"E' come essere andati sotto un treno ed essere ancora vivi. C'è stato un inizio dove erano stati programmati degli allenamenti, fra virgolette, 'punitivi'. E anche in quel caso nessuno si è tirato indietro capendo dove si aveva sbagliato. I ragazzi hanno subito delle offese, non siamo stati in grado di salvare la squadra. Ora c'è questa opportunità ma credo che tutti i giocatori abbiano capito. Devo dire che è stata una gara a chi dava di più".

Ci sarà anche caldo domani, quanto sarà anche importante attingere dalla panchina?
"Ci son tanti punti interrogativi per il fatto che nessuno ha più giocato. Abbiamo fatto amichevoli fra di noi ma c'è il problema delle tensioni, del saper gestire le energie e nel momento in cui qualcuno inizierà a calare, chi subentra deve dare qualcosa in più perché la squadra migliori e conduca sempre la partita".

Siamo a due settimane dalla fine dei contratti, hai visto tutti sul pezzo?
"Questo non me ne sono accorto. L'unico che ha fatto un discorso del genere, anche perché aveva un problema fisico, è stato Beruatto. Gli altri sono pronti a giocare, sono tutti vogliosi di dare il proprio contributo".

Domani ci saranno almeno 30mila spettatori.
"Sappiamo il valore del nostro pubblico. E' straordinario e dobbiamo saperlo indirizzare a nostro favore. Che non diventi però un troppo, si sa già che è una partita importante. Bisogna non caricarla troppo".


Come stanno Niang, Abiuso e Borini?
"Son tutti giocatori che hanno avuto dei problemi. A parte Abiuso che si è fermato da due giorni, Borini è rientrato da qualche giorno. Niang ha avuto tanti problemi in questo mese, ha ripreso da pochi giorni e lui non sarà a disposizione per domani".

Cosa prende di buono dalla vittoria contro la Salernitana?
"Ci serve per come contrapporci a loro. Dovremmo prendere da quella partita il primo tempo dove siamo stati aggressivi e alti permettendo loro di ragionare poco. Nella ripresa gli abbiamo concesso più campo e hanno preso fiducia".

Come sta Veroli?
"Si sta allenando bene da parecchio tempo. Dovrà giocare con la maschera ma in questi allenamenti lo limita poco. E' un ragazzo più che affidabile".

Nel doppio confronto quanto incide il fatto che la Salernitana sia avvantaggiata?
"Loro hanno questo piccolo vantaggio e possono fare qualche calcolo in più. Noi dobbiamo rischiare di più".

Hai visto un miglioramento dal punto di vista dell'attaccamento alla maglia?
"Si è visto in questo mese dove c'era più il rischio di disgregarsi che di compattarsi. Sono bravi ragazzi. In un'annata capitano situazioni così, ma sono consapevoli di dove giocano e per chi giocano, del valore del pubblico e della squadra. Adesso sono motivati per poter riscrivere un finale diverso".

A Salerno si stanno lamentando della designazione arbitrale.
"Sull'arbitro non vorrei neanche esprimermi. Anche nell'ultima partita in campionato pare si siano lamentati dell'arbitro designato e forse si è visto nella partita se c'era una squadra che doveva lamentarsi eravamo noi. Lasciamolo sereno".

Ha vissuto, sia da giocatore che da allenatore, momenti così?
"Situazioni così non le ho vissute. Non per l'importanza ma per i tempi. Tutte le volte che c'erano queste partite così determinanti credo sia meglio non caricare troppo i giocatori. Perché lo sanno già da soli cosa vale questa partita. Mi auguro che tutto quello che ci hanno fatto vedere questo mese sul campo riescano a riportarlo con sicurezza anche domani sera".