Galassi dopo il City: "Questa è la dimensione del Palermo. Tv da tutto il mondo"

Alberto Galassi, consigliere di amministrazione del CFG e dello stesso Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine dell'amichevole fra i rosanero e il Manchester City andata in scena ieri al 'Barbera' (fonte ForzaPalermo): “Meglio di così io non l'avrei potuta pensare. Abbiamo anche avuto la luna piena a un certo punto: spettacolo incredibile, una coreografia che ha stupito secondo me il mondo. Non dimentichiamo che questa partita è andata in onda in esclusiva in 60 paesi e credo che ci sia la possibilità che tutto il mondo la possa riguardare. Io sono rimasto emozionato dalla coreografia della Curva, la citazione degli Oasis, che sapete essere tifosi del City… Credo di averlo detto a tutte le emittenti televisive che mi hanno intervistato stasera: se Manchester voleva stupire Palermo per fare ricordare di che famiglia fa parte, credo che ci sia riuscito, e credo che abbia molto spaventato anche gli avversari, perché chi ha guardato questa partita ha capito le potenzialità di questa squadra; e se Palermo voleva stupire il mondo con la sua ospitalità incredibile, c'è riuscito, a mio avviso, alla grande. Una serata così testimonia la dimensione che ha oggi il Palermo grazie al supporto del City Football Group. Il City non ha mai fatto un'amichevole in Italia. Oggi non ha schierato delle promesse, oggi a una settimana dall'inizio del campionato non ha portato dei giovani talenti emergenti che non giocheranno. Ha portato dei titolari, questa è la squadra titolare del Manchester. Chi non è venuto o aveva un problema fisico o aveva da finire un percorso per essere pronto per la stagione. C'erano il meglio del meglio della rosa presenti a Palermo: considerate che il campionato inizia tra una settimana. E immaginatevi quali sono gli obiettivi che il Manchester City ha. Sono venuti a Palermo, si sono divertiti, hanno giocato un buon calcio, hanno avuto modo di apprezzare le doti fisiche, l'intensità, anche l'aggressività, perché portare via la palla a questo City non è facile e il Palermo ci è riuscito in più di un'occasione, quindi direi che è stata una bella prova per entrambi. Il City ha incontrato una difesa ordinata, il Palermo ha incontrato talenti planetari capaci di qualsiasi cosa quando il pallone è tra i loro piedi. Quindi entrambi hanno capito che alla fine non è stata un'esperienza così, solo uno show. È stato un bel test per entrambe le squadre, questa è la mia opinione. Non sono un uomo di calcio ma ho parlato con alcuni giocatori di entrambe le squadre dopo il match e tutti i commenti sono unanimi: non è stato un test banale. Si sono misurati a vicenda e si sono apprezzati a vicenda. La presenza di Khaldoon Al Mubarak? Quando il presidente Khaldoon Al Mubarak si muove con tutta la famiglia, moglie e figli compresi, da una località di vacanza per venire a vedere questa partita, lo fa per testimoniare che cosa sia Palermo all'interno del gruppo City. Io una volta dissi che il tango si balla in due, forse non l'hanno capito tutti, però lo ripeto: noi vogliamo bene a Palermo, oggi ci siamo sentiti amati e ricambiati da Palermo, è la cosa più bella che può succedere. È un'unione di due forze inarrestabili secondo noi. Oltre 34.000 tufosi presenti? Ripeto, 60 paesi hanno guardato questa partita. Io non credo che l'abbiano guardata solo perché giocasse il Manchester City, io credo che l'abbiano guardata anche perché giocava contro il Palermo. E mi creda, Palermo ha tifosi in tutto il mondo”.