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INTERVISTA TC - Pres Rende: "Playoff risultato che ripaga nostro lavoro"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
martedì 7 maggio 2019, 18:00Interviste TC
di Dario Lo Cascio
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC - Pres Rende: "Playoff risultato che ripaga nostro lavoro"

Il Rende ha conquistato per il secondo anno consecutivo i playoff. Ma stavolta lo ha fatto in maniera particolare, ovvero attendendo il risultato delle altre, perché l'ultima giornata per i biancorossi è coincisa con il turno di riposo. Le congiunture - le sconfitte di Cavese e Viterbese - hanno favorito i calabresi, che così possono fregiarsi della post season ancora una volta. TuttoC.com ne ha parlato in esclusiva col presidente del Rende, Fabio Coscarella, che ci ha raccontato così la domenica particolare vissuta da club e squadra:

"E' stata una domenica strana, siamo entrati nei playoff da spettatori. Può essere uno stimolo in più per i ragazzi, per dimostrare quello che già hanno dimostrato nel corso della stagione. Ovvero che è una squadra propositiva, che ha sempre provato ad imporre il proprio gioco, affrontando qualsiasi avversario senza timori reverenziali, bensì con la medesima determinazione e aggressività".

Cosa significa per il Rende raggiungere questo traguardo per il secondo anno consecutivo?
"Un ottimo risultato che è il segnale che il lavoro della società è importante e porta dei frutti. L'indirizzo è quello di esaltare i ragazzi che vengono dal nostro settore giovanile, di giocatori che vengono da categorie inferiori. Un risultato che dimostra che questo indirizzo funziona e sta dando i suoi frutti".

A proposito di giovani, tra le varie sorprese c'è Giuseppe Borello.
"Ce ne sono diversi e Borello è uno di questi. Avevamo già provato a prenderlo a luglio, solo che il ragazzo, avendo fatto una stagione alla Primavera del Torino, voleva restare nei dintorni e ha scelto Cuneo. Poi, vedendo giocare la squadra e volendosi avvicinare nuovamente a casa (Borello è di Catanzaro, ndr), ha deciso di sposare il nostro progetto. E' entusiasta, è molto contento. Parleremo col Crotone, club proprietario del cartellino, speriamo che possa restare con noi anche l'anno prossimo. Ha grandissima determinazione e voglia di arrivare".

Un altro profilo che è spiccato è quello di Theophilus Awua.
"Un altro di queli elementi di cui sopra. E' l'essenza di quello che è il Rende Calcio e spiego il perché: veniva da due stagioni incolore, a Castellammare e allo Spezia. E' venuto da noi, dimostrando tutto il suo valore, e ci è riuscito perché ha compreso immediatamente l'ambiente che c'era. Un ambiente familiare che lo ha accolto con l'affetto del quale aveva bisogno. E lui ha ricambiato nel migliore dei modi, rivelandosi uno dei migliori centrocampisti della C. Uno di quei profili scovati da Franco Gagliardi, nostro responsabile scouting che sta portando al Rende tantissime risorse. Theo è l'essenza del fatto che Rende è un trampolino di lancio, un laboratorio che dà l'opportunità ai ragazzi di disputare campionato importanti. In questo senso cito anche Minelli, che lo stesso Gagliardi ha voluto in biancorosso con determinazione". 

Il primo turno dei playoff vi vedrà di scena a Potenza, quello dei lucani è un fortino.
"Il Potenza è una squadra molto forte, lo dimostra il quinto posto finale in classifica. Lo stadio "Viviani" sarà una bolgia, è il dodicesimo uomo in campo. Noi chiaramente andremo a fare la nostra partita, giocando a viso aperto come abbiamo sempre fatto. Ed è questo quello che piace del Rende di quest'anno, che scende in campo sempre per vincere. Stavolta saremo obbligati se vogliamo passare il turno, ma è sempre stato così per tutto l'anno, abbiamo sempre giocato per la vittoria". 

Oggi i playoff ma bisogna anche guardare al futuro, si è già parlato di una possibile conferma di mister Modesto.
"In questo momento è presto, lasciamo tutti tranquilli. Aspettiamo la fine della stagione per non creare distrazioni ulteriori di cui non abbiamo bisogno. Viviamo con serenità questo momento, ci sarà tempo per programmare il futuro". 

C'è un nuovo corso in Lega Pro: abolizione delle liste over, regole precise per stadi e iscrizioni.
"L'abolizione delle liste over è una rivoluzione perché chi vuole può fare una squadra senza limiti di spesa e di età. L'imprinting del Rende resta quello di dare l'opportunità ai giovani di farsi notare nel calcio di Serie C. Per quanto riguarda lo stadio, noi siamo una di quelle società che avrà grandissime novità da questo punto di vista. Vediamo la luce sul progetto per il quale abbiamo lavorato per un anno con gli enti preposti, grazie al Comune di Rende abbiamo l'opportunità di ridisegnare il nuovo stadio nel centro città. E per noi è motivo di grandissima soddisfazione. Sulle iscrizione le restrizioni erano necessarie. Si deve comprendere una cosa a chiare lettere: chi vuole fare calcio lo deve fare in modo imprenditoriale, deve essere un'azienda dotata di professionalità. E il calcio è pieno di professionalità sane, dal settore giovanile fino ad arrivare alla formazione attraverso l'università. Con l'Università della Calabria abbiamo un protocollo d'intesa importante, con sviluppi che saranno sicuramente innovativi per il calcio professionistico di Serie C. Il Rende sperimenterà con l'Unical la prima squadra universitaria sul territorio nazionale. Perché darà l'opportunità ai ragazzi di fare sport e contemporaneamente avere un futuro anche dopo l'avventura calcistica. Perché molti giocatori, finita la carriera, hanno difficoltà a trovare sbocchi. Noi daremo una nuova opportunità a quei ragazzi che hanno trascurato lo studio per arrivare al calcio professionistico. E' un progetto pilota che darà lustro a tutto il territorio calabrese e speriamo che venga replicato in altre regioni. Perché abbiamo il dovere di fare formazione a questi ragazzi".

La radicalizzazione sul territorio è tra le altre cose uno degli indirizzi della nuova Lega Pro auspicati dal presidente Ghirelli.
"Noi lo facciamo da diversi anni e mi fa immensamente piacere che il presidente abbia tracciato questo programma. Noi siamo una società di calcio che vuole essere presente sul territorio. Giriamo per le scuole calcio e abbiamo un pullman personalizzato che dia un'identità al brand e che sia presidio sul territorio. Per dare ai ragazzi la possibilità di togliersi dalla strada, dar loro un punto di aggregazione". 

Domanda extracalcistica: c'è stato un botta e risposta attraverso i social con l'ex direttore sportivo Martino. Vuole aggiungere qualcosa?
"Si sta dando un po' troppo penso a questa cosa. Chi conosce la realtà del Rende Calcio sa che siamo persone che non facciamo colpi di testa. Non lo abbiamo fatto la scorsa stagione con mister Trocini, nonostante una serie di sconfitte. Non lo abbiamo fatto quest'anno con Modesto, nonostante un girone di ritorno tremendo, ma non abbiamo inteso muoverlo dalla panchina. Il Rende Calcio è una famiglia e infatti il nostro settore giovanile si chiama Casa Rende. Il risultato sportivo per noi è in secondo piano. Badiamo in primo luogo ad essere trasparenti, emozionali, persone che possono stare in una famiglia. Aver allontanato il direttore Martino non è assolutamente legato ai risultati bensì per tutt'altro motivo. Il Rende ha un modus operandi riconosciuto da tutti come serenità, affettuosità, signorilità. Abbiamo determinati indirizzi, chi agisce in modo diverso non è da Rende. Non abbiamo fatto colpi di testa, è stata una scelta sofferta, perché io poi alle persone mi affeziono,ma ci sono dei canoni sui quali non si discute". 

Per il ruolo avete già valutato qualche altro profilo?
"Assolutamente no, quando andremo a programmare la stagione futura ne parleremo. Ripeto, quando il settore sportivo si chiama Casa Rende, e quando non c'è più serenità nel far stare una persona con noi, non può far parte della nostra famiglia. Noi viviamo il calcio in modo passionale, con massima schiettezza e sincerità".