Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / serie c / Interviste TC
INTERVISTA TC - Zeman: "Reggina? Ha tutto per vincere come il Padova"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com
mercoledì 16 ottobre 2019, 19:50Interviste TC
di Antonino Sergi
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC - Zeman: "Reggina? Ha tutto per vincere come il Padova"

L'ultima esperienza sulla panchina del Santarcangelo tra i Professionisti prima dell'avventura in Serie C con il Gela. Una salvezza conquistata sulla panchina della Reggina, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com Karel Zeman fa un punto sulle sue precedenti esperienze oltre a fornire un'analisi dettagliata sulla terza serie attuale.

Mister adesso è più di un anno che non siede su un panchina di Serie C, l'esperienza al Santarcangelo si è chiusa con qualche frizione. Sentiva sua quella salvezza.
"Quello che è successo al Santarcangelo ha pochi precedenti nel mondo del calcio. Sono arrivato a sei giornate dalla fine in una squadra data per retrocessa, abbiamo totalizzato undici punti. A salvezza acquisita sul campo, campionato terminato e giocatori già in vacanza si è scelto di penalizzare il Santarcangelo di due punti e quello che sembrava una favola a lieto fine si è trasformata nel peggior incubo".

Reggio Calabria, probabilmente una delle tappe più importanti della sua carriera in panchina. E' stato un anno sull'altalena ma coronato dalla salvezza, qualche rimpianto per la mancata conferma?
"Reggio Calabria rappresenta un punto di arrivo per chiunque comincia la carriera da allenatore. Sono molto orgoglioso di essere stato scelto dal direttore Gabriele Martino e di aver rappresentato, anche se in condizioni disagevoli, una tifoseria da Serie A raggiungendo la salvezza che in quel momento poteva rappresentare la massima ambizione societaria. Putroppo a fine stagione c'è stato il licenziamento del direttore con cui già ero d'accordo per proseguire il cammino, ho lasciato Reggio più che a malincuore".

Sono passati soltanto tre anni ma il mondo amaranto si è capovolto, che ruolo può recitare la Reggina in questa stagione?
"La Reggina attuale ha tutto per vincere e me lo auguro, i mezzi a disposizione del presidente Gallo penso siano anche eccessivi per un campionato di Serie C e sarebbe davvero un peccato se non servissero ad arrivare primi".

I Gironi C e B probabilmente risultato i più complicati, può indicarci quali secondo lei saranno le favorite per la vittoria finale del campionato?
"Nonostante un inizio terribile penso che nel Girone C, oltre la Reggina, l'altra favorita debba essere considerata il Bari anche se ci sono altre sei sette squadre che hanno speso una barca di soldi e purtroppo andranno incontro ad un fallimento sportivo. Nel Girone B sinceramente non vedo nessuna in grado di fermare il Padova, forse avrebbe potuto combattere la Triestina se fosse partita diversamente". 

E le possibili sorprese?
"Mi auguro che facciano risultati le squadre che giochino meglio, nel Girone B il Fano e nel Girone B la Paganese e la Vibonese. Credo possano fare qualcosa in più rispetto alle previsioni della vigilia che le vedevano indiziate alla retrocessione".

Quali sono i calciatori che possono fare la differenza in questo campionato?
"Corazza e Antenucci"

Sempre più esoneri anche in questo inizio di stagione, una cattiva abitudine italiana quella di mandar via l'allenatore in autunno?
"Il più delle volte l'esonero è una sconfitta della società, o non ha scelto l'allenatore giusto o non ha creato le condizioni giuste. Le società spesso pensano a tante cose che non includono l'aspetto sportivo, o l'allenatore non viene scelto perchè è il più bravo o anche un allenatore bravo non ha le condizioni per svolgere il suo lavoro e questo è proprio triste nel professionismo". 

Quando rivedremo Karel Zeman in pista?
"In questo ultimo anno ho pensato più al mio corso Uefa Pro che a proseguire la carriera da allenatore. In Italia non sono legato ad alcun carrozzone, credo di avere maggiori opportunità all'estero. Ho avuto un colloquio quest'estate con una società importante di Serie B, ne sono onorato però continuando a stare a casa rivolgo verso fuori le mie speranze. Il campo è la mia vita, non vedo l'ora".