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RILANCIARE IL PADOVA PER RILANCIARE SE STESSI. SI RICOMPONE IL BINOMIO SOGLIANO-MANDORLINI: COL L'OBIETTIVO DI RIPETERE LA CAVALCATA VERONESE. CON HALLFREDSSON A FARE DA TERZO MOSCHETTIERETUTTO mercato WEB
mercoledì 22 gennaio 2020, 00:00Il Punto
di Tommaso Maschio
per Tuttoc.com

RILANCIARE IL PADOVA PER RILANCIARE SE STESSI. SI RICOMPONE IL BINOMIO SOGLIANO-MANDORLINI: COL L'OBIETTIVO DI RIPETERE LA CAVALCATA VERONESE. CON HALLFREDSSON A FARE DA TERZO MOSCHETTIERE

“Dodici anni dopo spero di poter riaprire un ciclo come a Verona”. Questa una delle frasi più rilevanti della conferenza stampa di Andrea Mandorlini, neo tecnico del Padova. Quell'Hellas che ha allenato dal 2010 al 2016 portandolo dalla Serie C alla Serie A e conquistando due brillanti salvezze, godendosi gli ultimi anni di Luca Toni e lanciando Jorginho e sfruttando – unico a farlo – al meglio le qualità di Iturbe. Un'esperienza in cui ha lavorato per quasi tre anni a stretto contatto con quel Sean Sogliano che lo ha voluto in biancoscudato dopo che la scommessa Sullo non ha pagato. Un rapporto solido, nonostante si narrasse di rapporti aspri nel finale del 2015 prima dell'addio del ds ai gialloblù, di stima reciproca e duraturo che ora è pronto a decollare nuovamente in un'altra piazza importante del Veneto come Padova che ormai da troppi anni è fuori dal giro che conta, proprio come quel Verona che decise di puntare su Mandorlini quasi dieci anni fa.

A completare il quadretto, in campo in questo caso, c'è l'esperto islandese Emil Hallfredsson, arrivato a dicembre, che ha condiviso tutti i sei anni con Mandorlini a Verona, incrociando anch'egli Sogliano che gli ha dato la possibilità di proseguire la sua carriera in Italia e dimostrare di poter dare ancora qualcosa nonostante l'età non più verde e un paio di esperienza a Frosinone e Udine non brillanti. Sarà lui l'uomo di riferimento del mister in campo (ancor più del figlio Matteo che allenerà per la prima volta) almeno per i prossimi cinque-sei mesi in cui i biancoscudati proveranno a tornare in Serie B se non per la porta principale (13 punti di distacco dal Vicenza sono tanti da recuperare) quantomeno da quella di servizio, ovvero i play off.

Un'occasione di rilancio per il tecnico, dopo la fine della sua avventura all'Hellas e due esperienze negative come quelle al Genoa e alla Cremonese, che decide di legare nuovamente il proprio destino a quello di Sogliano compiendo un passo indietro, proprio come fatto dal direttore sportivo in estate, per risollevarsi scrivendo magari qualche pagina importante nella storia del club patavino e ripetersi dieci anni dopo Verona. A Padova sperano che il binomio Sogliano-Mandorlini non abbia risentito degli anni, e di qualche passaggio a vuoto, e possa regalare – fra due o tre anni – quella Serie A che manca dal lontano 1996. Quasi un'eternità nel mondo del calcio. Un rilancio per tre su cui a Padova sono pronti a scommettere.