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INTERVISTA TC - Pres Imolese: "Sono andato all-in e ci siamo salvati"TUTTO mercato WEB
© foto di Sinisa Erakovic/Foto Olimpia
domenica 30 maggio 2021, 23:30Interviste TC
di Sebastian Donzella
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC - Pres Imolese: "Sono andato all-in e ci siamo salvati"

Lorenzo Spagnoli. Presidente, motivatore, a tratti allenatore. Di sicuro l'uomo che, più di tutti, ha provato a salvare l'Imolese. Riuscendoci, al termine di uno spareggio al cardiopalma contro il Fano. TuttoC.com ha intervistato il numero uno dei romagnoli all'indomani del playout vinto contro i marchigiani.

Un mese e mezzo fa sembravate spacciati. Poi ha deciso di seguire la squadra in panchina durante le partite e anche in mezzo al campo durante gli allenamenti.
"Dopo la sconfitta di Ravenna abbiamo vissuto un momentaccio. Vedevo un gruppo spento, senza più adrenalina né passione. Non eravamo ultimi ma vedevo che il momento era veramente difficile, anche perché le nostre avversarie macinavano punti. Poi sono andato all-in: ho preso questa decisione che sembrava azzardata, un po' pazza. Ma l'ho presa a ragion veduta: c'era il bisogno di deresponsabilizzare un po’ tutti. Ogni tanto il presidente deve avere il coraggio di prendersi i carichi sulle proprie spalle. Quindi mi sono avvicinato alla squadra, con lo staff delle giovanili ci siamo riorganizzati, ho seguito i ragazzi durante gli allenamenti. Con un solo obiettivo: far riassaporare loro la passione per questo sport, far tornare in loro l'adrenalina. E direi che ci siamo riusciti alla grande: due vittorie di fila, poi la gara col Matelica che non fa testo dal momento che eravamo già nei playout e, infine, la doppia sfida col Fano con annessa salvezza".

Anche l'anno scorso avete mantenuto la categoria ai playout. Differenze?
"Questa salvezza la sento più mia, l’anno scorso fu un’annata particolare, con un playout disputato dopo un lunghissimo stop causa Covid. Questa l’ho vissuta in prima linea, preparando partite e allenamenti insieme allo staff e ai calciatori. Ho capito di più i miei giocatori, i loro stati d’animo, le loro paure. E son riuscito ad aiutarli. Ma l’impresa l’hanno fatta loro, sia ben chiaro. Da quando ho preso la decisione di andare in prima linea, stando nel quotidiano coi ragazzi, non ho più avuto nessun dubbio nella salvezza. Mi hanno fatto capire in questo mese e mezzo che ce l’avremmo fatta".

Col Fano è stato decisivo Rossi: due grandissime parate dopo esser stato in panchina a lungo.
"Gianmaria lo conosciamo da anni, è una certezza. Già l’anno scorso l’aveva fatto nei playout. Era partito col ruolo di chioccia, svolgendolo al meglio: se Siano, un classe 2001, ha disputato un'annata strepitosa, è anche grazie a lui. Poi purtroppo Alessandro si è rotto il crociato a un passo dai playout ed è toccato a Rossi. Reputo quest'ultimo uno dei migliori tre portieri di categoria e l'ha dimostrato anche questa volta.

Il mister del Fano, Tacchinardi, ha detto che meritavano loro la salvezza.
"Al Fano devo fare i complimenti perché hanno dato l’anima in campo. Poi però bisogna dire che negli scontri diretti non abbiamo mai perso, con una vittoria nostra e tre pareggi. Inoltre in classifica siamo arrivati davanti a loro. Senza alcuna polemica, credo che qualcosa ce la siam meritata".

E ora?
"Ci stiamo prendendo una settimana di pausa per riprendere un po’ di lucidità. Poi ci sarà l’incontro del nostro gruppo di lavoro. Di sicuro iscriveremo la squadra, il modello Imola va avanti".

Prima c'è da capire come verranno divisi i gironi. Preferenze?
"Spero che si faccia attenzione alle problematiche economiche delle società, evitando grosse spese di trasferta. Sono anni difficili per la C, una Lega bella e formativa ma poco sostenibile. Per questo serve subito la riforma".