
Giacchetta sul Catania: “La società si sta strutturando, ma non è facile uscire dalla C”
L’attuale direttore sportivo della Cremonese Simone Giacchetta è stato intervistato da Tris TV, soffermandosi però sul progetto del Catania. In più lo stesso Giacchetta, oltre ad aver analizzato il cammino degli etnei, sta ricordato anche degli aneddoti legati al tecnico degli elefantini Domenico Toscano Di seguito le sue parole riprese da tuttocalciocatania.com
“Il Catania è una società che si sta sempre più strutturando. Per Grella è facile capire gli umori all’interno della squadra. Fermo restando che non è semplice gestire una piazza così importante, il Catania ha fatto parte della storia del calcio italiano. La tifoseria pretende, non è facile far capire le difficoltà nell’evadere dalla Serie C. Sono persone competenti, ma bisogna capire che uscire dalla Serie C non è semplice, Toscano? E’ un amico. Abbiamo condiviso tanti anni alla Reggina, vivendo tante emozioni, con una promozione in B con mister Zoratti alla guida”.
“Ho un aneddoto particolare su Mimmo Toscano, oltre alla frequentazione fuori dal campo. Un anno la Reggina di Foti mi lasciò a casa, non c’era ancora la sentenza Bosman. Sono stato 6 mesi a casa, come calciatore. Rientrando a dicembre, purtroppo per Mimmo, in seguito ad un suo infortunio. Da lì, il percorso di calciatore mi ha portato fino alla Serie A”.
“Il Catania è una società che si sta sempre più strutturando. Per Grella è facile capire gli umori all’interno della squadra. Fermo restando che non è semplice gestire una piazza così importante, il Catania ha fatto parte della storia del calcio italiano. La tifoseria pretende, non è facile far capire le difficoltà nell’evadere dalla Serie C. Sono persone competenti, ma bisogna capire che uscire dalla Serie C non è semplice, Toscano? E’ un amico. Abbiamo condiviso tanti anni alla Reggina, vivendo tante emozioni, con una promozione in B con mister Zoratti alla guida”.
“Ho un aneddoto particolare su Mimmo Toscano, oltre alla frequentazione fuori dal campo. Un anno la Reggina di Foti mi lasciò a casa, non c’era ancora la sentenza Bosman. Sono stato 6 mesi a casa, come calciatore. Rientrando a dicembre, purtroppo per Mimmo, in seguito ad un suo infortunio. Da lì, il percorso di calciatore mi ha portato fino alla Serie A”.
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