
La Feralpi si trasferisce a Brescia? Gli ultras della Fossa: "Lasciate Salò come l'avete trovata"
In merito al possibile trasferimento della Feralpisalò a Brescia per evitare la scomparsa della Leonessa d'Italia dal calcio professionistico dopo la mancata iscrizione dell'attuale club da parte di Massimo Cellino, arriva la presa di posizione della 'Fossa Salò', centro nevralgico della tifoseria dei Leoni del Garda:
"In voi ci abbiamo creduto, vi abbiamo seguito ovunque. L'abbiamo fatto. Senza mai tirarci indietro.
In soli tre anni abbiamo costruito qualcosa di reale: passione, sacrificio, identità. Abbiamo macinato chilometri, preso diffide, portato entusiasmo anche quando ci hanno cacciato da casa nostra per giocare a Piacenza, con la promessa - mai mantenuta - di sistemare lo stadio.
Oggi il nome del Salò rischia di sparire. E chi dovrebbe metterci la faccia, sceglie il silenzio. Il presidente Pasini è assente proprio ora, mentre guarda altrove, pronto a ripartire da un'altra piazza, lasciando dietro solo macerie.
Ogni fine stagione ci spendiamo per tenere vivo questo fuoco. E ogni volta arriva la doccia gelata che distrugge tutto. Stavolta però non possiamo più stare zitti.
A chi ha rappresentato questa società, chiediamo almeno una cosa: lasciare il Salò come l'ha trovato. Con dignità.
Noi restiamo. Con la stessa passione e la stessa rabbia di chi si sente tradito ma non sconfitto".
SALÒ NON SI "VENDE" LA FOSSA NON SI SPEGNE
"In voi ci abbiamo creduto, vi abbiamo seguito ovunque. L'abbiamo fatto. Senza mai tirarci indietro.
In soli tre anni abbiamo costruito qualcosa di reale: passione, sacrificio, identità. Abbiamo macinato chilometri, preso diffide, portato entusiasmo anche quando ci hanno cacciato da casa nostra per giocare a Piacenza, con la promessa - mai mantenuta - di sistemare lo stadio.
Oggi il nome del Salò rischia di sparire. E chi dovrebbe metterci la faccia, sceglie il silenzio. Il presidente Pasini è assente proprio ora, mentre guarda altrove, pronto a ripartire da un'altra piazza, lasciando dietro solo macerie.
Ogni fine stagione ci spendiamo per tenere vivo questo fuoco. E ogni volta arriva la doccia gelata che distrugge tutto. Stavolta però non possiamo più stare zitti.
A chi ha rappresentato questa società, chiediamo almeno una cosa: lasciare il Salò come l'ha trovato. Con dignità.
Noi restiamo. Con la stessa passione e la stessa rabbia di chi si sente tradito ma non sconfitto".
SALÒ NON SI "VENDE" LA FOSSA NON SI SPEGNE
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