
Lecco, Minadeo: "Nel Girone A in tre sopra le altre. Poi tutto può succedere"
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Ospite di TMW Radio durante la trasmissione 'A Tutta C', il direttore sportivo del Lecco, Antonio Minadeo, ha condiviso le sue impressioni sulla preparazione del club lombardo per il prossimo torneo di Serie C:
La stagione non è ancora iniziata sul campo, ma abbiamo già i gironi, il calendario e il calciomercato in fermento. Inizio con una domanda che potrebbe sembrare scontata: due giorni fa sono stati pubblicati i calendari. C’è chi li studia con attenzione e chi sostiene che alla fine bisogna affrontare tutte le squadre. Lei da che parte sta?
"Ci sono diverse opinioni. Personalmente, non credo si possa dire se un calendario sia facile o difficile. Ad esempio, noi ci troveremo di fronte a tutte le neopromosse, come l’Inter Under 23 e l’Ospitaletto: queste squadre porteranno con sé entusiasmo e voglia di mettersi in mostra, e questo può sempre essere rischioso. Alcuni temono di affrontare subito le squadre più forti, ma io penso che la logica sia quella di incontrare tutti e farsi trovare pronti fin dall’inizio".
Parlando di girone, quest’anno abbiamo la novità dell’Inter Under 23 e il ritorno del Brescia, oltre a piazze come Vicenza e Cittadella. Che impressione le fa questa composizione?
"Era più o meno quello che ci aspettavamo. Il “ribaltone” del Brescia è l’unica vera novità: per la Serie C è un aspetto positivo, anche se forse meno per i tifosi bresciani. Ma per noi è un onore affrontare una squadra così prestigiosa. Le favorite rimangono le solite: metto al primo posto il Cittadella, guidato dal “maestro” Marchetti".
Cittadella, Brescia e Vicenza sembrano un gradino sopra le altre. È d’accordo?
"Sì, assolutamente. Sotto queste tre vedo un grande equilibrio: ogni partita sarà una sfida. È un campionato omogeneo, dove tutte le altre squadre possono giocarsela".
E per quanto riguarda gli altri due gironi di Serie C? Nel Girone B, ad esempio, senza Virtus Entella e Pescara, non sembra esserci un vero padrone...
"Può succedere di tutto. L’Arezzo mi piace molto, e ci sarà un derby storico come Sambenedettese-Ascoli dopo 49 anni. Nel girone C, invece, per me sarà una B2: piazze come Benevento, Salernitana e Catania hanno investito come se fossero in una categoria superiore. Complimenti a loro!"
Parliamo del Lecco: avete confermato mister Valente. Da quali certezze ripartite?
"Lo abbiamo riconfermato perché si è guadagnato questa fiducia. Sapevamo di avere un allenatore molto preparato. Abbiamo mantenuto quasi tutta l’ossatura dell’anno scorso e abbiamo inserito giovani che abbiamo individuato durante la lunga pausa estiva".
Sul mercato, invece, su quali ruoli vi state concentrando?
"Stiamo cercando di sistemare la rosa anche in base alla lista di 23 over imposta dalla Lega Pro. Prima dobbiamo trovare una sistemazione per chi non rientra nei piani. Se si libereranno posti, cercheremo un difensore per completare le coppie e forse anche un attaccante".
Cosa pensa del progetto seconde squadre?
"È un argomento ampio. A livello popolare non piace molto, mentre tecnicamente affrontare certe Under può essere complicato: ricordo l’anno scorso l’Atalanta con giocatori fuori categoria. La Juventus ha sfruttato al massimo il progetto, ottenendo grandi plusvalenze. Vedremo cosa farà l’Inter Under 23".
Quando fu lanciato, il progetto venne presentato come un aiuto per far crescere i giovani italiani. Ma spesso nelle seconde squadre giocano soprattutto stranieri…
"È vero: per ora, di ragazzi 'azzurrabili' ne sono usciti pochi. Questo però va valutato sul lungo termine. Io credo che se un giocatore è forte, l’età non conti: bisogna farlo giocare. Forse il problema è a monte, nella quantità e qualità dei giovani che arrivano. Quando trovi un talento vero, lo metti in campo subito, a prescindere dall’età".
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