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Lecco, Strambelli: "In campo a luglio-agosto? Certo che sì! Siamo dei privilegiati"

ESCLUSIVA TMW - Lecco, Strambelli: "In campo a luglio-agosto? Certo che sì! Siamo dei privilegiati"TUTTO mercato WEB
© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com
mercoledì 1 aprile 2020, 16:04Serie C
di Luca Bargellini

“I primi 15 giorni di quarantena li ho trascorsi a Lecco, poi sono tornato a casa. Qualche mio compagno, però, è rimasto e ci sentiamo quotidianamente anche per tenerci informati su quello che succede in città. Quello che dico a Lecco e ai nostri tifosi è di tenere duro, perché solo così potremo tornare a fare quello che ci piace il prima possibile”. E’ questo il messaggio che Nicola Strambelli, esterno offensivo del Lecco, ha voluto lanciare dai microfoni di TuttoMercatoweb.com dal suo isolamento domiciliare dovuto alla pandemia di Coronavirus. “Adesso sono a casa con la mia famiglia - continua il giocatore pugliese - e la mia giornata trascorre fra bambini e allenamenti che la società ci ha assegnato in questo periodi di inattività”.

Crede nella ripresa dei campionati?
“Al momento la priorità del paese non può essere certamente la ripresa dei campionati: c’è la salute delle persone da salvaguardare e tutto il resto passa in secondo piano. Quando però la situazione si sarà assestata non ci dovrebbero essere problemi per riprendere l’attività, anche a luglio e agosto. Non ci alziamo alle 5 di mattina per fare lavori di fatica: siamo dei privilegiati e non dobbiamo dimenticarcelo. Il nostro ritorno in campo, poi, potrebbe essere anche il modo giusto per allietare almeno qualche ora alle tante persone che hanno sovverto a causa di questo virus”.

Al centro dell’attenzione c’è anche la possibilità di un taglio degli stipendi. Che ne pensa?
“Di questo ne ho parlato sia con i miei compagni di squadra che con altri ragazzi con cui ho e abbiamo giocato in passato. Quello che non fa piacere è il paragone con la Serie A e la Serie B dove le cifre che un calciatore percepisce sono ben diverse da quelle che si vedono in Serie C. La nostra quotidianità parla di mutui da pagare e figli da far crescere con ingaggi che spesso sono al minimo sindacale. Una situazione che chi ci dovrebbe difendere non dovrebbe dimenticare. Dico questo perché tre anni fa la mia società di allora, il Matera, è fallito e ancora non sono riuscito a prendere ciò che mi spettava. E si tratta di sette mesi di stipendi non corrisposti".

In previsione futura, invece, con un contratto in scadenza a fine stagione cosa si può dire?
“Sono arrivato a Lecco a stagione già iniziata e in un periodo negativo. Con il tempo ci siamo ripresi e speriamo di continuare sulla stessa falsariga anche quando si riprenderà a giocare. Del mio futuro ne parlerò a fine stagione quando né io né il club avrà altri pensieri in testa”.

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