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L'ex Fidelis Andria Pietro Ciotti: "Ho tanta voglia di dimostrare il mio valore"

L'ex  Fidelis Andria Pietro Ciotti: "Ho tanta voglia di dimostrare il mio valore"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
martedì 22 agosto 2023, 12:19Serie C
di Luca Esposito

Il suo è un palmares di tutto rispetto. A 24 anni ha già giocato oltre 200 partite tra D e Lega Pro (140)  indossando spesso la maglia da titolare e mostrando una duttilità tattica tale da spingere molti allenatori a dargli fiducia a prescindere dal modulo. Oggi, però, Pietro Ciotti è svincolato e attende una chiamata per poter ripartire alla grande e riscattare l'amara retrocessione di Andria. Piazza alla quale rimarrà sempre emotivamente legato. A luglio si parlava di un ritorno a Nocera, poi il discorso della lista over ha frenato la trattativa. Il terzino campano, ai microfoni di TuttoC, ha fatto il punto della situazione:

Svincolato dopo una buona stagione dal punto di vista personale. Non essere un under pesa tanto, è d'accordo?
"Fondamentalmente credo che il motivo sia questo. Fatta eccezione per qualche società, l'80% delle squadre partecipanti al campionato di Lega Pro preferisce puntare sul minutaggio e, dunque, sugli under. Purtroppo capita spesso che giocatori ancora giovani e con tanto da dare si ritrovino svincolati a fine agosto, per gli over c'è sempre da faticare un po' in più prima di trovare una sistemazione adeguata".

Essere un jolly difensivo può essere l'arma in più per trovare squadra quanto prima?
"E' vero, sono un calciatore molto duttile. Nasco terzino destro, ma la scorsa stagione ho giocato prevalentemente a sinistra. Sulla fascia posso adattarmi senza problemi, a prescindere dal modulo. Cerco di mettermi sempre a disposizione dell'allenatore".

Come mai l'Andria è retrocessa?
"E' evidente ci sia stato qualche problemino. A un certo punto della stagione, però, abbiamo trovato la quadra e sembrava fossimo riusciti a mettere da parte il periodo negativo. Stavamo rimontando in classifica e ci siamo tolti qualche soddisfazione anche con squadre blasonate, poi però siamo arrivati cotti alla gara di Latina ed è andata nel peggiore dei modi".

Come vede il suo futuro e quali sono le aspirazioni?
"Naturalmente mi farebbe piacere mantenere la categoria. Non per presunzione, ma credo di aver dimostrato il mio valore e credo che posso tranquillamente giocarmi le mie carte tra i professionisti. Se leggete il curriculum potrete notare che sono stato quasi sempre titolare. E' ovvio, però, che siamo a fine agosto e non bisogna scartare a priori nessuna ipotesi. Accetterei volentieri anche un grande progetto in D. Tornare a Nocera? Qualche contatto c'è stato, poi hanno fatto altre scelte sempre legate al famoso discorso degli under. Mi sarei aspettato qualcosa in più, ma comprendo anche le società che fanno determinate scelte".

Perché una società dovrebbe puntare su di lei?

"Perché sono un ragazzo che si è costruito da solo, senza l'aiuto di nessuno, partendo dall'Eccellenza e ritrovandosi in D dopo aver vinto un campionato. Da quando ho 15 anni ho iniziato un percorso nel mondo del calcio fatto di sacrifici e impegno, credo di meritare un'altra chance e aspetto la chiamata giusta per ripartire. Il discorso sugli under ovviamente va tenuto in grande considerazione, ma credo anche nella meritocrazia e sono convinto che un atleta forte, alla lunga, avrà la sua occasione. Ho tanta fame di calcio e una voglia matta di dimostrare il mio valore".

A breve riparte la C. Favorite?
"Inutile nascondersi: il girone C ha sempre un fascino particolare, anche per il blasone di tante tifoserie. L'Avellino ha fatto un ottimo mercato e punterà al vertice, ma occhio a piazze importantissime come Catania, Benevento e Crotone. Nel raggruppamento B ci sarà tanto equilibrio, col Pescara mina vagante e osso duro per tutti. Nel girone A, invece, vedo un Mantova determinato e ambizioso dopo il ripescaggio. Ovvio che il tandem Padova-Vicenza vada sempre guardato con un occhio particolare".

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