Viterbese, attacco frontale di Romano ai suoi tifosi: "Quattro scemi. A giugno me ne vado"

In quel di Viterbo a far notizia non è stato lo 0-0 contro la Fermana quanto le parole del presidente del club laziale Marco Arturo Romano nel post partita. Dichiarazioni atte ad attaccare la tifoseria della sua stessa squadra e non solo: "La squadra ha giocato bene - si legge sul Corriere di Viterbo -, la gara è stata condizionata dall'arbitro. Giuochiamo sempre fuori casa, il pubblico tifa contro dal primo al 90°, è una vergogna. Sono dispiaciuto di quello che sta accadendo e mi prendo le responsabilità. Interverremo sul mercato ma senza rivoluzioni.

Sono deluso dalla reazione di città e tifosi, a giugno abbandono e chiudo con la Viterbese: passerò la mano conservando la categoria, ne sono sicuro. Non esiste una tifoseria che distrugge la propria squadra: restituiremo gli abbonamenti e chiuderemo lo stadio, gli ultras criticano senza senso, col loro incitamento avremmo vinto. Sono quattro scemi, aveva ragione Camilli: fare calcio a Viterbo non si può. Resto fino a giugno, la salvo poi lascio a chi si farà avanti"