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Quando la panchina salva il risultato. Specie se in gol va il preparatore atletico

Quando la panchina salva il risultato. Specie se in gol va il preparatore atletico
giovedì 8 febbraio 2024, 14:19Serie D
di Claudia Marrone

Si è giocato lo scorso weekend il turno del campionato di Serie D, giunto alla 24ª giornata per quel che concerne il Girone E, dominato dalla Pianese ma con annesse blasonate squadre come a esempio Livorno e Grosseto che, al netto di qualche scivolone di troppo, hanno nel mirino la promozione in Serie C. Una promozione che per la formazione maremmana sembra ora lontana, essendo al sesto posto della graduatoria ed essendo reduce da un pareggio, per 2 a 2, contro il Cenaia, penultimo.

Un pari che ha del curioso, per come è maturato. A segnare i due gol del Cenaia, infatti, è stato il numero 31, unico giocatore della formazione di casa a non avere il nome sulla schiena, ma solo il numero; cosa che non è passata inosservata ai presenti nell'impianto sportivo. Che si sono però interrogati sul perché avesse una casacca differente dai compagni. Fatto presto spiegato: il "numero 31" è infatti Dario Degli Esposti, il preparatore atletico della squadra arancioneroverde. Tesserato per il club, seppur in altra veste, e quindi abilitato a giocare.

Queste le sue parole, riprese dal portale ultimouomo.com: "Giocavo in Primavera a Livorno, e mi avevano chiamato in prima squadra perché c’erano tanti infortunati in difesa. Ero pronto forse anche al debutto, perché eravamo salvi: in uno degli ultimi allenamenti, però, mi ruppi il malleolo e saltai la chiamata. [...] Lo scorso anno ho finito il campionato saltando massimo tre gare, ma l’ho finito anche con tre ernie: io ho anche uno stabilimento balneare e la stagione estiva, sulla costa, mi ha portato a uno sforzo fisico che ha peggiorato la mia situazione. Il preparatore con cui avevamo vinto l’Eccellenza ci aveva abbandonato, così con il presidente della società abbiamo di comune accordo deciso che avrei proseguito in squadra, ma prendendo il suo posto, senza fare più il calciatore: già negli anni scorsi i ragazzi più giovani mi usavano come punto di riferimento visto che comunque faccio il personal trainer: è stata un’evoluzione naturale. Ma nelle ultime settimane, fra infortuni e squalifiche, mancavano sempre i difensori centrali, così il mister (Agostino Iacobelli, ndr) mi ha portato in panchina per tre partite, da quella contro il Real Forte Querceta del 14 gennaio a quella del 28. Poi domenica, contro il Grosseto, l’emergenza era totale e il mister mi ha chiesto di giocare titolare. A quel punto che fai? Rinunci? Non so se sono il primo preparatore atletico a segnare in campionato ma credo sia estremamente probabile [ride, ndr], quello che conta è stata la liberazione: il periodo con le ernie è stato terrificante, non dormivo per le scosse continue, ho perso otto chili perché non riuscivo a mangiare senza provare un senso di nausea costante. Pensare di essere passato da quello a un gol in Serie D in un big match come quello contro il Grosseto è una gran bella sensazione".

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