Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Diario da Rio - L’Argentina vuole gli audio, la radio del presidente brasiliano all’ascolto del Var

Diario da Rio - L’Argentina vuole gli audio, la radio del presidente brasiliano all’ascolto del VarTUTTO mercato WEB
venerdì 5 luglio 2019, 15:04Sudamerica
di Tancredi Palmeri

Che Brasile-Argentina non finisse mai lo sapevamo già, la cosa ancora più bella è la dimensione nuova che ogni volta questa frase assume. Per dire, negli Anni Venti si riassunse con una garanzia alle due federazioni di non incontrarsi più per 11 anni, come condizione di partecipazione alla Copa America. Negli Anni Novanta coinvolse il sabotaggio, con le borracce d’acqua per gli avversari drogate con il sonnifero. Adesso, si arriva alle intercettazioni e allo spionaggio.
L’Argentina ha richiesto gli audio delle comunicazioni tra sala Var e arbitro in merito ai due rigori non assegnati - e nemmeno rivisti. L’accusa è proprio quella: come sia stato possibile nemmeno aprire una procedura di Var Review, quando nel corso della Copa America poco c’è mancato che il Var fosse utilizzato per verificare anche chi fosse uscito prima dallo spogliatoio. Inoltre, la Federcalcio argentina ha chiesto la destituzione del designatore arbitrale della Conmebol, accusandolo letteralmente “come minimo di incapacità (…) se non addirittura di malafede nell’indirizzare le partite”, per aver designato per la partita l’arbitro ecuadoriano Zambrano, effettivamente non con un ranking da giustificare la designazione per Brasile-Argentina (finora aveva arbitrato solo Bolivia-Perù in questa Copa America) e con un lungo pregresso di polemiche con la federazione argentina.
Accuse pesantissime.

Che sono accompagnate da rumours su un episodio che se confermato aprirebbe effettivamente uno scandalo mondiale di tipo inedito.
Un conosciuto blog argentino di politica sportiva, composto da un collettivo di giornalisti riconosciuti provenienti da altri media che però firmano in forma anonima gli articoli, scrive che dopo la partita i vertici arbitrali avrebbero convocato proprio l’arbitro addetto al Var, l’uruguaiano Leondan, chiedendogli spiegazioni. E il Var gli avrebbe riferito di avere in entrambi gli episodi segnalato che per lui sì c’erano gli estremi del rigore - dunque una condizione che rende obbligatoria quanto meno la revisione - ma che l’arbitro avesse esplicitamente rifiutato di andare a rivederli.
Sarebbe una palese violazione, un potenziale terremoto (ragione per cui a occhio e croce ci pare difficile possa arrivare una conferma pubblica dell’episodio).
Ma non è tutto: l’intero pool di inviati de O Globo, il primo quotidiano brasiliano (occhio, non argentino: brasiliano) ha lanciato una notizia e l’ha ribadita nonostante la conseguente smentita del Comitato Organizzatore: nel prepartita le frequenze radio sui cui comunicano cabina Var e arbitro hanno subito delle intromissioni. E le intromissioni provenivano dalle apparecchiature in dotazione allo staff di sicurezza del presidente della repubblica brasiliana Bolsonaro, presente allo stadio - e che peraltro nell’intervallo è addirittura sceso in campo con la sua security per darsi a un tetro giro di campo nel tripudio, una immagine da Sudamerica Anni 70.
L’episodio ovviamente non ha una diretta connessione con il resto. Ma capite bene perché è stata Brasile-Argentina a ospitare la Copa America, e non il contrario.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile