Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / torino / Primo Piano
Il “Gallo” canta, Ljajic lo imita e Ansaldi salva, Udinese tra luci e ombre e il Torino vinceTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 21 settembre 2017, 07:00Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Il “Gallo” canta, Ljajic lo imita e Ansaldi salva, Udinese tra luci e ombre e il Torino vince

In gol Belotti che mette lo zampino anche nell’autogol di Hallfredsson. De Paul su rigore e Lasagna provano a riaprire il match. Ansaldi salva la vittoria nell’ultimo minuto di recupero.

Il Torino doveva tornare da Udine con i tre punti e l’ha fatto, con qualche sofferenza di troppo soprattutto nel finale, ma conta che sia riuscito a non dilapidare quanto aveva intascato. Se da una parte Belotti (9’) e Ljajic (67’) hanno messo la palla in rete e il “Gallo” ha anche contribuito a mandare in difficoltà Hallfredsson (30’) in occasione dell’autogol, dall’altra parte Ansaldi, all’esordio in granata, nell’ultimo minuto di recupero (94’), è stato determinante nell’impedire che Jankto segnasse la rete del pareggio ed evitando anche che mister Mihajlovic “riducesse in polpette” i suoi, ha faticato e non poco Bovenzi, il responsabile dei preparatori atletici, a trattenerlo per impedirgli di avventarsi sui giocatori quando l’arbitro ha fischiato la fine della partita. L’allenatore del Torino si era già arrabbiato e non poco in occasione dei due gol dell’Udinese di De Paul su rigore (48’) e di Lasagna (74’) e quando Belotti (39’, 43’, 52’ e 66’) e soprattutto Falque (63’) avevano avuto l’opportunità di chiudere la partita e non l’avevano sfruttata. Che Mihajlovic sia, nel bene e nel male, uomo che vive con grandissima intensità la partita lo dimostra l’esultanza al gol di Ljajic che aveva portato la sua squadra sul tre a uno.

Nel primo tempo, dopo qualche piccolo tentennamento iniziale, il Torino ha sfruttato le difficoltà dell’Udinese per portarsi in vantaggio. Ripartenza di Ljajic che s’invola e arrivato ai venticinque metri tenta il tiro di destro, Scuffet prova ad opporsi, ma non è impeccabile e Belotti sulla ribattuta s’avventa sul pallone e sblocca il risultato. I padroni di casa non si fanno abbattere dallo svantaggio è manovrando sulla destra De Paul crossa Lyanco, al suo debutto, non riesce a intercettare mentre Lasagna sì, ma angola male e la palla finisce sul fondo (13’). Il giovane difensore centrale brasiliano dopo un inizio nel quale forse ha pagato un po’ d’emozione ha disputato una partita positiva. Il pericolo maggiore per il Torino arriva dall’ex Maxi Lopez che su imbeccata di De Paul, il migliore di suoi, al limite dell’area con una girata su se stesso si libera di N’Koulou e tira con il destro, ma Sirigu non si fa sorprendere e devia (15’). Altre azioni veramente pericolose però l’Udinese non le ha più fatte nella prima frazione di gioco. In compenso ha contribuito con due gravi errori di Hallfredsson al raddoppio del Torino. A centrocampo l’islandese sbaglia il disimpegno e Falque recupera palla e avanza, serve Belotti che tira con Scuffet che respinge così il “Gallo” può provare a servire in mezzo Ljajic, ma Hallfredsson intercetta e rimanda la sfera a Belotti che va sul fondo e calcia e l’islandese ancora una volta interviene e finisce per fare tunnel al suo portiere e autogol. Il Torino senza troppo faticare si ritrova così in doppio vantaggio e potrebbe chiudere anche la partita per ben due volte con Belotti. La prima, più clamorosa, su passaggio di Falque in piena area il “Gallo” non riesce ad avere la meglio su Scuffet. La seconda, è servito in profondità da Ljajic, controlla e di prima intenzione manda la palla poco oltre il palo. L’Udinese prova a rendersi pericolosa, ma tra tiri fuori misura e cross sui quali nessuno arriva non riesce a impensierire Sirigu.

Nella ripresa Delneri fa uscire Hallfredsson e Danilo ed entrare Jankto e Angella e questo giova alla squadra. Il Torino dal canto suo incappa nei soliti brutti vizi di distrazione in fase difensiva e permette per ben due volte ai padroni di casa di riaprire la partita. N’Koulou atterra Jankto in area e l’arbitro Rocchi fischia il rigore, sul dischetto va De Paul e con il destro mette la palla sotto la traversa. I granata hanno la possibilità di implementare il vantaggio con Belotti che al volo, su traversone dal fondo di Falque, esalta le doti di Scuffet. Poi con Falque che nello stretto in area tira, ma ancora una volta il portiere dell’Udinese è bravo a respingere in uscita. Tocca a Sirigu mettersi in evidenza quando a centrocampo Rincon perde palla e Jankto la recupera e serve De Paul che di destro impegna l’estremo difensore granata (64’). Ma è ancora Belotti che potrebbe chiudere il match con un destro, forte e teso, dal limite deviato da Scuffet. A rasserenare momentaneamente tutti i granata ci pensa immediatamente Ljajic che si libera di due avversari e con un diagonale chirurgico infila la palla nell’angolino basso del secondo palo. L’Udinese non ci sta a perdere la quarta partita in cinque giornate e su cross di De Paul un lieve tocco di N’Koulou fa arrivare la palla sul fianco di Lasagna che la controlla e la spedisce in rete. Validità del gol confermata dal Var che attesta la posizione regolare del giocatore bianconero e che non ha toccato il pallone con la mano. Rinfrancata dall’aver riaperto per la seconda volta la partita l’Udinese prova a pareggiare mettendo sotto assedio il Torino. Punizione battuta da Adnan, entrato al posto di Pezzella (70’) uscito per un problema muscolare all’adduttore, finisce a lato anche se aveva preso il giusto giro (86’). In un incursione del Torino dalle parti dell’area dei padroni di casa, Berenguer, subentrato (76’) a Niang, decisamente poco incisivo e troppo defilato, prova a sorprendere Scuffet che si salva in due tempi al termine di un’azione confusa nella sua area (87’). Mihajlovic manda in campo anche Boyé per Falque (88’) sperando che forze giovani e fresche riescano a tenere lontana la palla da Sirigu, ma questo non basta ad alleggerire la pressione nell’area granata. Jankto vede il taglio per l’inserimento in area di Lasagna e lo serve, ma il tiro termina fra le mani dell’estremo difensore del Torino (90’). Un traversone impreciso del solito Jankto finisce preda di Sirigu (93’). E a ridosso del triplice fischio finale tocca ad Ansaldi davanti alla porta immolarsi e salvare il risultato intercettando il tiro di Jankto. Già solo per quest’azione il terzino ex Inter merita gli elogi perché senza il suo provvidenziale intervento il Torino sarebbe uscito dalla Dacia Arena avendo gettato alle ortiche due punti.

Vittoria importante per il Torino. Per la classifica, vale il quinto posto in solitario con undici punti davanti a Lazio (10) e Roma (9), che però deve recuperare la partita con la Sampdoria. Per il morale, avendo scampato il rimpianto del pareggio. Per il proseguimento del campionato visto che sabato sera i granata affronteranno la Juventus all’Allianz Stadium. Con la squadra di Allegri le disattenzioni difensive viste con l’Udinese e gli sprechi sotto porta dovranno essere banditi, ma arrivarci con tre punti in più è sicuramente un buon modo per prepararsi al derby.