Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / torino / Primo Piano
Il Torino fa poco e delude, il Sassuolo spreca troppo: pari giustoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 21 gennaio 2018, 19:13Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Il Torino fa poco e delude, il Sassuolo spreca troppo: pari giusto

Niang s’impegna ma non incide. Nella ripresa Mazzarri passa al 3-5-2. Sassuolo reattivo cresce alla distanza, ma deve rimpiangere le occasioni sprecate. Per Ljajic solo panchina.

Il pareggio fra Sassuolo e Torino è giusto per quello che si è visto in campo. Nel primo tempo i granata hanno sfruttato l’unico tiro in porta che hanno fatto per passare in vantaggio con Obi, mentre i neroverdi nella ripresa hanno pressato con ancor maggior convinzione e hanno pareggiano con un bel gol di Berardi.
Partita piacevole al Mapei Stadium per i ritmi che hanno tenuto per quasi tutta la gara le due squadre. Il Torino ha da subito provato a verticalizzare e il Sassuolo non è stato da meno e su entrambi i fronti si è visto buon pressing sui portatori di palla. Mazzarri chiedeva ai suoi centrali difensivi di far girare la palla con maggiore velocità e di servire di più gli esterni bassi De Silvestri e Molinaro. Iachini dal canto suo invitava i suoi a verticalizzare sfruttando il fatto che il Torino si alzava, però, i lanci lunghi dei padroni di casa non sempre erano precisi. I granata non hanno sfruttato sufficientemente le fasce e la difesa ha concesso troppi tiri verso la porta al Sassuolo. Ninag pur impegnandosi è stato poco servito e non è riuscito ad incidere. Il pressing dei neroverdi su Rincon, Baselli e Obi rendeva più difficile al Torino costruire gioco a centrocampo ed è stato anche per questo che i granata hanno faticato molto a portarsi dalle parti di Consigli, mentre il Sassuolo con maggiore facilità creava azioni pericolose, anche se poi o sbatteva contro la reattività e l’attenzione di Sirigu oppure era impreciso e non inquadrava lo specchio della porta. Bravo e fortunato il Torino a sfruttare al massimo l’unico tiro in porta del primo tempo che è valso il momentaneo vantaggio. Berenguer calcia la punizione e la difesa del Sassuolo libera male prima con Acerbi e poi con Falcinelli che indirizza la palla verso Obi che dopo un rimpallo favorevole si trova la palla fra i piedi e di sinistro segna (26’). Sia prima che dopo il Sassuolo ha avuto più di un’occasione per segnare con Falcinelli (17’ e 18’), Duncan (32’), Berardi (38’) e Ragusa (41’), ma non le ha sfruttate a dovere.

Nella ripresa il Sassuolo, alla ricerca del pareggio, ha subito iniziato a pressare e il Torino si difendeva provando a ripartire e Mazzarri invitava i suoi a fare attenzione agli inserimenti degli avversari. Per rendere la sua squadra più incisiva Iachini inseriva Matri per Ragusa (53’) e Berardi che aveva commesso troppi errori nei tiri e nei passaggi si è però riscattato in occasione del gol che ha permesso alla sua squadra di pareggiare. Berardi servito in profondità da Duncan elude il controllo di De Silvestri, stoppa, si porta la palla sul destro e con un tiro a giro sul secondo palo segna (54’). Il Torino non si fa demoralizzare e con Niang impegna Consigli in una parata in due tempi (56’). Le squadre si sono allungate e il Sassuolo così ha continuato a pressare e a ricercare il gol della vittoria, ma come nel primo tempo Sirigu ha fatto la saracinesca quando i padroni di casa non sono stati precisi nei tiri finali. Falcinelli (59’) e poi Matri (60’) sono andati vicini al raddoppio.
Mazzarri allora ha deciso di cambiare modulo per provare a sorprendere l’avversario passando al 3-5-2: ha fatto uscire Berenguer e mandato in campo Moretti (62’) così Bursiddo si è spostato al centro della difesa e De Silvestri e Molinaro sono avanzati sulla linea dei centrocampisti. La mossa del mister granata era votata ad avere una maggiore profondità, ma non ha sortito grandi effetti perché la squadra non è abituata a giocare con questo modulo e, infatti, Falque tendeva ad allargarsi e non a convergere verso l’altra punta e a centrocampo mancavano gli automatismi e di conseguenza si creavano spazi che favorivano gli avversari. Di testa De Silvestri su cross di Molinaro ha indirizzato la palla di poco oltre al palo (67’). Peluso ha colpito il palo con un colpo di testa con Sirigu battuto e, poi, provvidenzialmente Burdisso ha allontanato (72’). Matri, lasciato solo in area, con un diagonale ha provato a sorprendere Sirigu, ma la palla è andata un pochino oltre il palo (73’). Il Torino era in difficoltà e Mazzarri ha fatto uscire Obi per Ansaldi che ne ha preso il posto a centrocampo e Inchini ha risposto sostituendo Falcinelli con Peluso (74’). N’Koulou, su sviluppi da calcio d’angolo, riceve da Baselli e prova a deviare in porta, ma Goldaniga devia in angolo (77’).  Come ultima mossa Mazzarri ha fatto uscire Niang e mandato in campo Boyè (83’). l ritmo nel frattempo si è abbassato e le squadre dimostrano di essere stanche, ma il Torino prova comunque a cercare il gol della vittoria. Baselli con una verticalizzazione serve Falque che al limite dell’area stoppa e scaglia la palla in diagonale, però, il tiro va un pochino oltre il palo (84’). Iachini immette forze fresche cambiando Duncan con Mazzitelli (86’), ma ormai la partita è indirizzata al pareggio ed è con questo risultato che si conclude.

Il Torino non ha disputato una partita sui livelli di quella con il Bologna, ma c’è anche da dire che il Sassuolo è stato decisamente superiore ai felsinei. Niang pur impegnandosi anche in copertura in più di un’occasione, molto bene quando ha fermato Matri (79’), non ha fatto la differenza. E’ vero che non è stato molto servito dai compagni, ma anche lui in fase offensiva non ha inciso abbastanza e da punta centrale doveva avere un peso maggiore. Iachini e il Sassuolo devono rimpiangere le occasioni non sfruttate a dovere e lavorare su quest’aspetto. Mazzarri sicuramente ha avuto modo di capire meglio le difficoltà della sua squadra e, come ha dichiarato ai microfoni di Radio Rai, non è stato contento della prestazione dei suoi: “Abbiamo avuto le nostre occasioni, non mi sono piaciute tante cose, ma poi lo dirò ai ragazzi a mente serena. Siamo partiti benino, ma abbiamo fatto poco”. Ljajic non è stato fatto alzare dalla panchina e il mister a Rai Sport ha così spiegato la sua scelta: “E' tornato dall'infortunio quando sono arrivato io. Potevo rischiarlo col Bologna, ma non c'è stato bisogno. Oggi ho cercato di dare continuità alle scelte della scorsa volta”. Se per il serbo l’accantonamento potrebbe essere solo  momentaneo, magari in attesa che in allenamento convinca di più, il fatto che Mazzarri abbia utilizzato un difensore, Ansaldi, a centrocampo quando ha deciso di sostituire Obi lasciando in panchina Acquah, Valdifiori e Gustafson, che pur con caratteristiche differenti sono tutti giocatori di ruolo in quella zona del campo, qualche cosa vorrà dire.
Petrachi prima dell’inizio della partita parlando a Sky di mercato aveva detto che in difesa e in attacco la rosa è al completo, che il vice di Belotti è Niang e che non andranno via né Obi né Acquah, ma che a centrocampo un acquisto è previsto senza escludere che possa essere Donsah. Alla luce della partita con il Sassuolo forse un solo innesto potrebbe non bastare, se l’obiettivo è sempre lottare per andare in Europa League.