Senza Ricci il centrocampo del Toro non gira per niente

Motivazioni a parte, il Torino dell'ultimo periodo sta facendo emergere un dettaglio non da poco in vista della prossima stagione: l'impatto che l'assenza sta avendo sul resto della squadra. Il Torino fatica tantissimo a produrre gioco ma soprattutto non riesce a superare la metà del campo palla al piede con la stessa efficacia con cui ci riesce con Samuele Ricci in campo. Certo, nella ripresa gli avversari abbassano il baricentro per difendersi, questo permette ai fantasisti di avere maggiori palloni giocabili provando a costruire qualcosa, ma è piuttosto evidente come l'assenza del regista della nazionale azzurra alteri fin troppo il rendimento complessivo nei novanta minuti.

Questo per dire che, a pochi passi dalla fine della stagione e con Ricci sul mercato sacrificabile come prezzo pregiato, l'atteggiamento societario non potrà essere quello riservato alla gestione delle cessioni di Alessandro Buongiorno e Raoul Bellanova. A fronte di un grosso incasso investito solo in minima parte, il primo è stato rimpiazzato da Saul Coco, che dopo un inizio promettente si è rivelato essere un difensore non così affidabile, il secondo da Marcus Pedersen, su cui non è necessario spendere parole. Se la quasi certa cessione di Ricci sarà gestita in maniera analoga, la prossima stagione potrebbe regalare non sogni, ma incubi.