
Inter, Inzaghi: "Finale di Champions? Qualcosa di grande, ma il nostro lavoro non è finito"
Il mister dell’Inter Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di DAZN, dopo la vittoria esterna per 0-2 sul campo del Torino.
Quanto acqua ha preso tra oggi e martedì?
"Stasera era più forte rispetto a martedì, poi il secondo tempo è stato più piacevole rispetto al primo".
Spesso scivolate a 4: continui a cambiare?
"Sono contento, Zalewski nasce lì. E' un giocatore di qualità, può fare anche il quinto. Avevo Barella e Calhanoglu che avevano speso tanto, ho pensato che Zalewski e Correa dietro Taremi potessero fare una bella gara e l'hanno fatta. Sono contento per loro, per Taremi e per tutti gli altri. Anche Correa e Taremi avrebbero meritato il gol".
Qualcuno è arrivato un po' dopo o un normale ambientamento era normale?
"Zalewski, Correa e Taremi hanno avuto problemi che purtroppo li hanno rallentati. Correa ha avuto un problema a dicembre e non ce l'abbiamo avuto fino a fine febbraio. Zalewski è arrivato, ha avuto un problema al polpaccio e non ce l'abbiamo avuto per due mesi Taremi uguale: ha avuto i primi 6/7 mesi problemi con la pubalgia. Quando non ti alleni con continuità, non puoi fare neanche buone prestazioni. Ora si stanno allenando bene siamo contenti".
Proverete in tutti i modi a fermare il Napoli?
"Assolutamente. Avevo timore del Torino dopo i 120 minuti di martedì. Sono stati bravissimi, ero tranquillo anche se affrontavamo una squadra che quini non perdeva da tempo. Dovevamo fare una prova lucida e organizzata e i ragazzi sono stati bravissimi".
Con un'altra finale di Champions in tasca, è d'accordo che solo chi vince scrive la storia?
"Posso parlare del cammino che ho fatto, senza magari che qualcuno dica che ne parlo troppo. Devo ringraziare i ragazzi e la società per quello che mi hanno dato: abbiamo fatto un qualcosa di grande arrivando in finale, ma il nostro lavoro non è finito. Sappiamo di affrontare avversari probabilmente più attrezzati di noi, ma abbiamo già dimostrato contro Bayern, Barcellona, City e Arsenal che con le nostre armi possiamo giocarcela e così faremo".
Il messaggio più bello dopo martedì?
"Quello di mio fratello e di altri due allenatori italiani, che non voglio dire perché giusto che non lo dica. Si sono ricordati che l'Inter ha fatto una grande impresa".
Quanto acqua ha preso tra oggi e martedì?
"Stasera era più forte rispetto a martedì, poi il secondo tempo è stato più piacevole rispetto al primo".
Spesso scivolate a 4: continui a cambiare?
"Sono contento, Zalewski nasce lì. E' un giocatore di qualità, può fare anche il quinto. Avevo Barella e Calhanoglu che avevano speso tanto, ho pensato che Zalewski e Correa dietro Taremi potessero fare una bella gara e l'hanno fatta. Sono contento per loro, per Taremi e per tutti gli altri. Anche Correa e Taremi avrebbero meritato il gol".
Qualcuno è arrivato un po' dopo o un normale ambientamento era normale?
"Zalewski, Correa e Taremi hanno avuto problemi che purtroppo li hanno rallentati. Correa ha avuto un problema a dicembre e non ce l'abbiamo avuto fino a fine febbraio. Zalewski è arrivato, ha avuto un problema al polpaccio e non ce l'abbiamo avuto per due mesi Taremi uguale: ha avuto i primi 6/7 mesi problemi con la pubalgia. Quando non ti alleni con continuità, non puoi fare neanche buone prestazioni. Ora si stanno allenando bene siamo contenti".
Proverete in tutti i modi a fermare il Napoli?
"Assolutamente. Avevo timore del Torino dopo i 120 minuti di martedì. Sono stati bravissimi, ero tranquillo anche se affrontavamo una squadra che quini non perdeva da tempo. Dovevamo fare una prova lucida e organizzata e i ragazzi sono stati bravissimi".
Con un'altra finale di Champions in tasca, è d'accordo che solo chi vince scrive la storia?
"Posso parlare del cammino che ho fatto, senza magari che qualcuno dica che ne parlo troppo. Devo ringraziare i ragazzi e la società per quello che mi hanno dato: abbiamo fatto un qualcosa di grande arrivando in finale, ma il nostro lavoro non è finito. Sappiamo di affrontare avversari probabilmente più attrezzati di noi, ma abbiamo già dimostrato contro Bayern, Barcellona, City e Arsenal che con le nostre armi possiamo giocarcela e così faremo".
Il messaggio più bello dopo martedì?
"Quello di mio fratello e di altri due allenatori italiani, che non voglio dire perché giusto che non lo dica. Si sono ricordati che l'Inter ha fatto una grande impresa".
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