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Lo stato dei campioni d'Italia dopo 45 giorni di lavoro
lunedì 30 settembre 2019, 19:06Focus
di Giuseppe Malaguti
per Tuttoveneziasport.it

Lo stato dei campioni d'Italia dopo 45 giorni di lavoro

Un mini bilancio di queste prime quattro gare ufficiali della Reyer, anche se siamo solo ad inizio stagione, si può tranquillamente fare.
Un tabellino di marcia fatto di due vittorie e due sconfitte con un tema ricorrente, Un approccio alle gare non semplice, con un finale sempre in crescendo dovuto alla qualità e il talento infinito del roster e ad un “dna” ben preciso, ovvero quello di non mollare mai. Gli avversari per vincere con Venezia devono vincere due volte.
Nello specifico; con Brindisi sotto anche di 22 punti, con un gran finale di gara gli orogranata recuperano e vincono il match; con Sassari la stessa identica cosa, recupero e gara all’overtime, probabilmente senza qualche episodio sfortunato la finale di SuperCoppa poteva anche andare nella bacheca dei campioni d’Italia; con Trieste, sotto di 7 punti a 3 minuti dalla fine e l’inerzia a favore dei giuliani, De Raffaele e soci l’hanno vinta con un superbo finale. Poi per chiudere, ieri con la Fortitudo sempre avanti anche di 15 lunghezze (al 36’ 80-65), con un clamoroso recupero negli ultimi minuti con un parziale di 13-0 e la possibilità concreta di vincere l’incontro.
 
- Alcuni episodi, bisogna dirlo, sono stati determinanti. Il riferimento è alle espulsioni. Di rado si vedono due espulsioni di quel genere in 4 partite disputate, peraltro di uomini fondamentali come Daye e Watt.
- Infortuni e condizione; i campioni d’Italia devono ancora lavorare per essere continui sia in difesa sia in attacco. Un esempio in fase di difesa: ieri Bramos ha faticato tanto contro Pietro Aradori che sistematicamente gli andava via in palleggio, in generale Venezia subisce ancora troppi punti.

Vidmar fatica perché è costretto a giocare con un problema datato al ginocchio. Filloy è appena rientrato da un mondiale avendo sostenuto dei carichi di lavoro diversi rispetto a quelli di un normale inizio stagione. La preparazione è stata più corta volutamente, tenendo anche presente che la Reyer ha finito il campionato il 22 giugno con gara7, di conseguenza è nella logica delle cose non essere al massimo in questo momento.
- I nuovi; se Chappell sembra sostanzialmente integrato nel gioco di squadra, Ike Udanoh deve ancora oliare certi meccanismi.
- Un nervosismo di base probabilmente c’è stato, difficile capire, anche se si tratta di episodi sporadici che possono capitare nel corso di una gara.
- Stone è uno dei leader di questa squadra. Detto ciò, dopo l’assenza con la Fortitudo Bologna, come hanno sostenuto alcuni rumors peraltro privi di fondamento, non ha avuto alcun problema con i compagni, probabilmente chi li ha messi in giro non ama poi così tanto la Reyer. La Società cercherà di recuperare al più presto, all’around americano e come sempre è accaduto anche nel recente passato sistemerà la situazione senza alzare grandi polveroni, Rimane il fatto che non averlo è sicuramente molto penalizzante.
 
Intanto la stagione diventa sempre più intensa ed affascinante con l'inizio dell’EuroCup. Domani sera sarà Reyer Venezia-Partizan Belgrado.
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