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MAROTTA A JUVE CHANNEL "SCUDETTO? NOI PUNTIAMO A FINIRE TRA I PRIMI 3. NON FAREMO COME L'ANNO SCORSO, NON CI SONO INCUBI"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
domenica 23 ottobre 2011, 21:05Primo piano
di Davide Terruzzi
per Tuttojuve.com

MAROTTA A JUVE CHANNEL "SCUDETTO? NOI PUNTIAMO A FINIRE TRA I PRIMI 3. NON FAREMO COME L'ANNO SCORSO, NON CI SONO INCUBI"

Puntata speciale del 231 Show con ospite Beppe Marotta, direttore generale della Juventus. La Redazione di TuttoJuve segue la trasmissione aggiornandovi in tempo reale.

"Non abbiamo preso giovani di speranza, perché noi dobbiamo vincere subito, la Juve è sinonimo di vittoria. Ecco perché ci vuole spettacolo, ma anche concretezza. Abbiamo preso giocatori già pronti. Essere direttore generale della Juve è un grande orgoglio e responsabilità, nemmeno paragonabile a quella di Inter e Milan. La Juve ha una grande storia, in questo momento deve tornare a vincere superando anni di difficoltà"

"Incubo dello scorso anno? Ci sono pochissime scorie dal passato grazie alla "verginità" di Conte che, come nuovo e juventino, ha portato una carica forte che si nota nello spogliatoio, durante l'intervallo e a Vinovo. Non sarà come l'anno scorso, ma sarà totalmente diverso. L'altalena di risultati l'anno scorso c'è stata subito, quello di ieri sarà un episodio raro"

"Noi in questi due anni ci siamo mossi molto sul mercato, andavano cambiati radicalmente i giocatori perché era finito un ciclo. L'anno scorso 14 giocatori, quest'anno 9, non siamo ancora nella condizione di avere un impianto di gioco fisso in cui mettere le ciliegine sulla torta, di altissima qualità. Non siamo ancora in grado di dire: "prendiamo giocatori che facciano la differenza", in Italia nessuno può farlo. Ci vuole grande cultura del lavoro per essere competitivi. Chiellini? Giocatore della Nazionale, negli ultimi anni ha trascinato con vigoria la Juventus, non va messo sul banco degli imputati. Siamo in fase interlocutoria, ma siamo ancora la terza difesa. Il Milan ne ha presi 11, noi 5. Le grandi devono sempre lottare per lo scudetto, poi Napoli, Roma e Lazio e indicherei ancora l'Udinese"

"Scudetto? Visto quanti ne abbiamo vinti, fa parte del lessico della società e va tenuta sempre in mente.  Condivido la prudenza di Conte, ma il nostro obiettivo è entrare tra i primi tre, non possiamo nasconderlo, e per lottare per questi posti si deve anche pensare allo scudetto. Non deve essere né troppo vicino né troppo lontano, ma deve essere sempre nella mente dei giocatori"

"Atmosfera diversa ieri? Credo che la partita del Milan abbia condizionato: c'era da parte dei tifosi la sensazione che sarebbe stata una partita facile ed essere andati in vantaggio ha aumentato questa sensazione. Poi, la dichiarazione del Presidente ha avuto sicuramente un effetto estetico: tanti striscioni per Ale alla stadio. Agnelli ha esortato gli azionisti a un sentito ringraziamento per Ale, ma all'esterno è arrivata come un'esplicita dichiarazione di fine carriera. Il contratto, firmato mesi fa, in bianco, aveva una scadenza: giugno 2012. Agnelli è stato strumentalizzato, hanno un rapporto forte e si conoscono da quando erano ragazzi. Quindi c'è massima stima, tant'è che quando si sono incontrati c'è stata una risata comune perché entrambi si sono resi conto della montatura mediatica. Tutti poi riconosciamo in Ale un simbolo, un campione che ha trascinato i tifosi: per lui solo grandi parole di elogio. Preoccupazione per la sua stagione? Conte deve fare sempre le sue valutazioni e il suo dovere è mettere in campo chi ritiene al meglio secondo l'andamento della settimana. Lo sta facendo, bene, e quindi non c'è nessun condizionamento. L'addio di Del Piero non sarà sicuramente semplice, non siamo spaventati, ma sappiamo che Alessandro è il giocatore più importante della storia della Juventus, ma non ci saranno problemi. Da persona intelligente gestiremo bene la situazione".

"Contento degli acquisti? Conte ha creato una cultura del lavoro diversa dal passato, attinge il massimo dai giocatori valorizzando le risorse a disposizione. Ci vuole consapevolezza che il lavoro di Conte sta dando i risultati sperati. Ora è in corso l'attività di monitoraggio e di scouting: ci prepariamo per quando assieme all'allenatore andranno identificati eventuali giocatori in entrata. Ovvio che essendo la Juventus abbiamo l'obbligo di monitorare il panorama calcistico. Abbiamo allestito una rosa che è andata a pari passo con le esigenze dell'allenatore e le linee guide che ci hanno dato gli azionisti. Gli allenatori vogliono dei giocatori, ma poi ci sono le linee guida economiche. Conte si è sempre comportato bene, lo abbiamo accontentato compatibilmente coi giocatori che abbiamo a disposizione e che dobbiamo valorizzare."

"Il modello Udinese è unico: puoi far esordire giocatori senza avere assillo dao risultati e persone. Con i giovani si fa fatica a vincere soprattutto in Italia dove la nostra cultura ci impone di vincere ogni domenica. L'Udinese gioca con spensieratezza e può fare un calcio diverso, non ha assilli mediatici che poi ti condizionano"

"Quest'anno abbiamo investito parecchio nel Settore Giovanile, fiore all'occhiello di una società e dà vita ai giocatori del futuro come Marchisio. Noi teniamo molto alla loro crescita anche sociale, abbiamo rafforzato questi investimenti. La rosa necessita di qualche elemeno? Al momento giusto cercheremo di cogliere le occasioni che si presenteranno"

"Caso Krasic? Il ragazzo è in fase involutiva, è stato negli ultimi anni un grande giocatore, le prestazioni di quest'anno non sono pari a quelle dello scorso anno. Dobbiamo recuperarlo al massimo, Conte è bravo a valorizzarlo, saprà usare una terapia molto forte. ora Milos sta soffrendo questo momento non esaltante"

"Vidal e Vucinic sono due ottimi giocatori. Devo dire che dal punto di vista tattico, Conte è molto intelligente e nel corso delle partite riesce a mettere una formazione che rispecchia atteggiamenti tattici diversi e questa è una virtù anche che rispecchia la rosa a disposizione. Vidal è molto eclettico, ha fatto il centrale e l'esterno, si sposa con il diktat di Conte, aggressività e forza fisica. Vucinic è diverso da Vidal dal temperamento, lo vedi poco nei novanta minuti, ma poi fa gol o t'inventa la giocata: ora anche agli attaccanti si chiede di ripiegare in fase difensiva soprattutto in un gioco dispensivo. Non possiamo chiedere a Vucinic tutto questo.

"Conte è l'uomo giusto per la Juve, ha tutto per esserlo: grande senso d'apparteneza, possiede la juventinità (voglia di vincere), ha passione per quello che fa e inculca una organizzazione di gioco che darà frutti"

"Il campionato è molto equilibrato, le provinciali giocano a viso aperto. La classifica viene vista in maniera superficiale, ora giocano rischiando, quindi tutte le partite sono difficili come dimostrano i nostri pareggi con Bologna e Genoa. Mi viene in mente il Lecce che vinceva per 3 a 0, un campionato in cui ora la classifica non dà pensieri."