
Caro Galliani, c'è qualcun altro costato come Niang "meno di Pogba"
La lotta scudetto sembra un affare a tre, con la Juve che ritorna a correre e Napoli e Lazio che seguono a 5 punti, dopo i pareggi sui difficili campi di Palermo e Firenze. Napoli e Lazio però hanno ancora la speranza di poter approfittare di altri cali dei bianconeri in vista del ritorno della Champions League e degli scontri diretti nei loro stadi. Nel weekend passato la lotta più "calda" però è parsa quella tra le diverse fazioni a seguito della rielezione di Beretta alla Presidenza di Lega. Sono volate le stilettate tra gli "sconfitti" Agnelli (e in misura minore Della Valle e Moratti) e Pulvirenti, Lotito e Cairo, tra i club che hanno appoggiato Beretta. Silenzioso sulla vicenda è stato il vero vincitore della contesa, quel Galliani, ex-presidente di Lega per anni, primo sostenitore di Beretta e a capo di quella "cordata" di club targati Infront (Milan, Lazio, Palermo, Cagliari e Genoa) del quale abbiamo parlato ieri
Il silenzioso Adriano però una battuta, a suo modo tagliente, l'ha riservata ieri, a proposito dei giornalisti che gli chiedevano di Niang. "Niang, è costato meno di Pogba alla Juve!".
Ecco, l'AD che gira ancora col gol di Muntari sul cellulare, ha voluto ribadire il suo ruolo di re del mercato e dei parametri zero, quasi invidiando l'exploit del francesino bianconero, per il quale la Juve ha versato un rimborso al Manchester United.
Niang è sicuramente un ottimo prospetto, un '94 quasi '95, che Galliani ha scovato bene in Ligue 1, ma non è certo paragonabile in questo momento al talento già deflagrante di Pogba. Piuttosto a Galliani potremmo segnalare che anche Taiwo, Traoré e Didac Vila sono costati zero, quindi meno di Pogba. Soprattutto c'è anche qualcun altro che è costato zero, come Niang, un certo Andrea Pirlo, miglior giocatore del 2012 e tra i Top Players FIFA.
Certo, Galliani l'anno scorso aveva sentenziato: "Pirlo non va giudicato solo per la sua prima stagione, ma anche nel prossimo anno". Finora tutto bene, a quanto pare.






